lunedì 27 febbraio 2023

Borghi della Storia (Abruzzo) : San Pio delle Camere

 




San Pio delle Camere è un comune italiano di 653 abitanti della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Il centro è situato nell'altopiano di Navelli, lungo la strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico, ed è dominato dal castello recinto medievale; l'unica frazione è Castelnuovo, paese sviluppatosi intorno a un borgo fortificato.

Vista del paese e del castello sulle pendici del monte Gentile

Il comune di San Pio delle Camere è situato nell'entroterra abruzzese, in un mandorleto, alle pendici sud-occidentali del massiccio del Gran Sasso d'Italia, al margine settentrionale dell'altopiano di Navelli e a ridosso della conca aquilana a nord. Il paese, dominato ad est dal Monte Gentile, si sviluppa su un terreno roccioso da cui sono ricavavate cavità chiuse che in passato venivano utilizzate per riparare il bestiame o altrimenti come depositi di cibarie o come vere e proprie cantine. Da queste grotte, in parte artificiali e in parte naturali, deriva la denominazione "delle Camere".

Storia

La prima notizia sul paese risale all'anno 1001, quando Villa San Pio fu donata da Oderisio I Pagliara, abate di San Giovanni in Venere, al monastero di Bominaco; successivamente, nel 1092, il possedimento fu donato da Ugo di Gerberto alla diocesi di Valva insieme alla vicina abbazia di San Benedetto in Perillis.


Grazie alla favorevole posizione, all'intersezione tra la strada che proveniva dalla medio-alta valle dell'Aterno e quella che discendeva da Campo Imperatore, e alle particolari caratteristiche morfologiche del terreno, divenne un'importante stazione di ricovero per i pastori che percorrevano il tratturo Magno.Al XII secolo risale invece la nascita di Castelnuovo, borgo fortificato, oggi frazione di San Pio delle Camere.


Nel 1173 il paese, ormai divenuto possedimento feudale, fu concesso insieme al suo castello ai fratelli Gentile e Gualtiero di Poppleto dal re di Sicilia Guglielmo II. Nel 1254 San Pio partecipò, con altri castelli del contado, alla fondazione dell'Aquila, ricevendo un locale all'interno del quarto di Santa Maria. Durante la guerra dell'Aquila (1423-24) subì l'assedio e l'occupazione di Braccio da Montone, che ne distrusse la rocca, mai completamente ricostruita. Nel 1426, insieme ad altri borghi, passò dalla giurisdizione della diocesi di Sulmona-Valva a quella della diocesi dell'Aquila.


Nel 1528, a seguito della sconfitta angioina nella guerra della Lega di Cognac, Carlo V d'Asburgo punì la città dell'Aquila per essersi schierata con i nemici, togliendole il dominio sui castelli del proprio contado; San Pio fu quindi ceduto a Colantonio Caracciolo. Nel 1558 il feudo fu acquistato da Diomede Carafa, poi nel 1586 da Ettore Caracciolo e infine, nel 1587, da Ortensio Del Pezzo. Con Girolamo Del Pezzo, nel 1645 il feudo verrà elevato inoltre a principato.[11] Nel 1806, a seguito delle leggi eversive della feudalità del periodo napoleonico e della riorganizzazione amministrativa del regno, San Pio fu ricompreso nel circondario di Barisciano, appartenente al distretto di Aquila; dal 1811 fu riunito, insieme agli altri comuni del circondario, a quello centrale di Barisciano, mentre dal 1829 diventò comune autonomo, con la frazione di Castelnuovo.

Il comune di San Pio delle Camere è stato colpito dal terremoto dell'Aquila del 2009, che ha avuto effetti particolarmente devastanti sulla frazione di Castelnuovo, causando invece danni limitati nel capoluogo comunale.

Monumenti e luoghi d'interesse

Il centro abitato di San Pio delle Camere è caratterizzato dalla presenza di tre chiese, del castello recinto medievale e di un parco naturale tematico. Nella frazione di Castelnuovo e nei suoi pressi sono presenti altri tre edifici religiosi storici, un palazzo nobiliare e il borgo fortificato. All'interno del comune, infine, ricade anche una parte del sito archeologico di Peltuinum

MILANO VETRINA DEL GUSTO: NUOVI SAPORI ED EMOZIONI DA GONG ORIENTAL ATTITUDE

 

 




Milano, 25 Febbraio 2023- Milano è una città indubbiamente cosmopolita e sempre in fermento, che è molto cresciuta internazionalmente ed attrattivamente grazie al contributo decisivo di Expo 2015: in questa crescita c’è anche l’offerta gastronomica, davvero ampia e di qualità.

Un ristorante che si distingue è Gong  Oriental Attitude, guidato da Giulia Liu e uno staff impeccabile, che propone alla clientela un viaggio del gusto orientale che arriva all’occidente, combinando una grande ricerca e selezione delle materie prime con l’estetica raffinata e naturalmente il gusto.

La redazione milanese di Borghi d’Europa, in compagnia della Sommelier esperta di ristorazione Barbara Lazzaroni, è tornata con piacere da Gong per assaporare alcune nuove proposte del menù assieme ad altri piatti, recentemente rivisitati nella texture per dare una rinfrescata e un tocco d’innovazione che non guasta.

E in effetti la creatività e l’eleganza anche stavolta l’hanno fatta da padrone: un percorso di degustazione completo, dove ogni portata è stata sapientemente abbinata a vini e Sakè di livello, grazie all’abilità dello Chef Guglielmo Paolucci e dell’esperto Sommelier e Maitre Massimo Francescato.

 

Questo viaggio del gusto da Gong è partito con un aperitivo di benvenuto vario e colorato composto da delle Nuvole di Drago con farina di Tapioca all’aroma di gamberi, un Bacio di dama in barbabietola rossa e dragoncello, una Crocchetta di patate e maionese di ostrica, del delicatissimo Prosciutto di anatra e Yuzu, un Fiore al nero di seppia e Wasabi, una deliziosa Tartelletta di Tartare di Fassona con creme fraiche e ciliegia e del Pane fatto con lievito madre e semi di lino e accompagnato da del burro salato alle alghe.

A seguire, come antipasti una Tartare di Scampi condita con salsa al Miso Bianco e Yuzu e una Mousse di Avocado e Sakè e Caviale Baikal, poi il Foie Gras marinato nel Miso ripieno di Pere Nashi aromatizzate al Pepe Nero di Sichuan, accompagnato dal Shokupan, poi una  magnifica Ricciola del Pacifico affumicata con legno di ciliegio e servita con salsa Sumiso, Wasabi e Maionese al Mentaiko, ed infine un pregevole Tacos di anatra, con una Foglia di iceberg che avvolge una tartare di anatra con verdure e anacardi.

E’ venuto poi il momento dei tipici Dim Sum, i ravioli cinesi al vapore, magistralmente interpretati da Gong in chiave innovativa e con un tocco anche occidentale: prima il misto composto da ravioli al vapore farciti con King Crab, Black Cod, Calamari Bambu e Curry, Salmone e Maialino laccato con Salsa Char Siu, poi il Proibito, ravioli al vapore in pasta di Zafferano ripieni di Maiale Char Siu e Tartufo, poi il Dim Sum di Anatra piccante, realizzato in pasta di cristallo e farcito con Ragù di Anatra Piccante, porro, peperoncino e Pepe nero di Sichuan,un’esplosione in bocca!

Accattivanti e succulenti anche Il Dim Sum Bicolore, raviolo di pasta di cristallo sfumato con pasta di spinaci farcito con Maialino Bio, Bambu, Castagna d’Acqua e zenzero e il Raviolo di Manzo Piccante, realizzato in pasta di cristallo e ripieno di Guancia di Manzo, zenzero, peperoncino e soia all’aceto di Riso.

E ancora, i Ravioli ripieni di Wagyu con Salsa al Foie Gras e Tartufo e il Raviolo d’Oro, omaggio alla metropoli meneghina, in pasta di Zafferano e farcito con Ossobuco, servito con una crema di Risotto alla Milanese, esempio tangibile di mix tra tradizione e innovazione creativa.

Come secondi invece due proposte, una di terra e una di mare: un Filetto di Manzo al carbone vegetale, Crema Parmentier,Fondo Bruno al Midollo e Dragoncello e Cardoncelli Arrosto e un bellissimo Spiedino di Anguilla affumicata, Bambu marinato in aceto di riso, Cipollotto, laccato con Salsa Kabayaki, servito su Crispy Rice e Alga Nori.

Come dessert finale un quadro: davvero bello il “Memorie di una Geisha”, e naturalmente buono: una Spuma al Mandarino, Kumquat candito, riso soffiato, mandorla e gelato di riso.

Un  gran finale di un percorso degustazione emozionante: un plauso all’impegno profuso da tutto lo staff di Gong e a Giulia Liu, perché coniugano con successo la ricerca e la passione con l’eleganza e il gusto fusion in una Milano Vetrina del Gusto, che è anche il nome del percorso di comunicazione mirato inventato da Borghi d’Europa, nel quale Gong è assolutamente presente!


sabato 25 febbraio 2023

La Pizzeria Barbato nel Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Vie della Pizza - Lo storico incontro con Bruno Sganga, conduttore della trasmissione Gusto e Vita

 



 


                                                          Bruno Sganga


E' stata una autentica sorpresa.

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa, nell'ambito del Percorso InternazionaleI Mulini del Gusto e le Vie della Pizza, sono giunti alla Pizzeria Barbato di Follina senza

preavviso alcuno, con un ospite d'eccezione : Bruno Sganga, giornalista enogastronomo, già coordinatore delle iniziative editoriali di Luigi Veronelli. conduttore delle trasmissioni Gusto e Vita e La verità nel piatto

Un tuffo nella realtà fondata dal Maestro Franco Barbato e affidata, a Follina, alle giovani e competenti mani del figlio Mattia.

La scoperta di un mondo ineccepibile e di una associazione, l'Oro di Napoli, che segna profondamente le esperienze della Famiglia Barbato.


                                                               Franco Barbato


“Da oltre quarant'anni difendiamo con passione ed amore quest'antica Arte culinaria Italiana, un prodotto nato inizialmente come cibo di strada e che oggi conserva, anche nelle interpretazioni gourmet, la sua vocazione alla semplicità'... LA PIZZA..Le nostre Pizze, simbolo della tradizione Napoletana, i mitici accostamenti di sapori della terra partenopea da cui tutto e' iniziato e che tutt'oggi sono le più semplici ed apprezzate... “


                                                              Mattia Stella


L’associazione Oro di Napoli nasce alla fine del 2016 con sede nel Veneto lungo la Riviera del Brenta, più precisamente a Pianiga in provincia di Venezia. Da un’idea di una famiglia che per tradizione quarantennale fa la Vera pizza Napoletana ininterrottamente, usando tecniche tradizionali nella lavorazione interamente a mano con cottura in forno a legna, usando ingredienti di prima qualità freschi e italiani, difendendo da sempre la paternità napoletana della pizza e del suo metodo di lavorazione aderendo con fermezza al disciplinare esistente e registrato all’Unione Europea, promuovendo nella propria sede corsi per aspiranti pizzaioli e corsi di perfezionamento per tutti coloro che vogliono acquisire la tecnica di lavorazione della vera pizza napoletana per diffondere così anche fuori Napoli la formazione di giovani ad avvicinarsi a quest’ arte invidiata da tutto il mondo.


Dall'incontro con Borghi d'Europa nasce l'idea di realizzare un viaggio del gusto in cinque tappe : Follina, Vigonza,Napoli,Milano e Verona, per raccontare le storie di una tradizione autentica.

“ E' impossibile dimenticare – ricorda Bruno Sganga-, che il viaggio del Percorso le Vie della Pizza è nato da una storica intervista a Gino Sorbillo, colta al volo con Palato Anarchico, alias Giuseppe Gaspari.”

La serata alla Pizzeria Barbato è stata accompagnata dai vini proposti dalla azienda agricola Gli Allori : Giulio e Giacomo hanno proposto, fra gli altri, il PROSECCO SUPERIORE DOCG RIVE DI COLLALBRIGO-COSTA “LE TOSE”.

“La tipologia riflette le peculiarità della zona di produzione del nostro Prosecco DOCG “Le Tose”. Suolo, esposizione e microclima della località di Collalbrigo conferiscono a questo vino un colore grigio argento brillante con un delicato riflesso verde. All’olfatto si percepiscono piacevoli note fruttate e floreali. Perlage croccante, succoso e di buona lunghezza.”

E non poteva mancare l'olio : “Tra le vigne, nel cuore dei colli coneglianesi, nasce l’extravergine d’oliva “Gli Allori”. Quest’olio è frutto della raccolta esclusivamente manuale dei cultivar Moraiolo, Leccino, Frantoio e Gragnano, le cui olive vengono molite a freddo nelle 24 ore successive. Un prodotto storico che mantiene le sue caratteristiche organolettiche dalla bacca alla bottiglia.”




giovedì 23 febbraio 2023

GAL OLTREPÒ PAVESE SINERGICO E STRATEGICO PER PSSL E PROGRAMMAZIONE LEADER 2023-2027

 



 

 L’Oltrepò Pavese attraverso il Gruppo di Azione Locale ed in sinergia con il Piano di Sviluppo delle Aree Interne programma e lavora anche per costruire un modello organizzativo turistico autentico e rispondente alle concrete necessità del territorio che sta definendo la sua brand identity e un nuovo sviluppo economico capace di integrare la vocazione rurale e agricola all’offerta sempre più interessante dell’esperienza turistica identitaria

Dopo aver organizzato e coordinato i tavoli di ascolto del territorio, con una metodica costruzione di obiettivi per una progettualità di contenuto che sta definendo anche una attuale brand identity, l’Oltrepò Pavese, tramite il Gruppo di Azione Locale (GAL), si è riunito in data 22 febbraio 2023, per un incontro utile a restituire i risultati delle attività messe in campo, componendo un report propedeutico alla predisposizione delle Strategia di Sviluppo Locale e alla candidatura per la gestione della prossima Programmazione Leader 2023-2027.

La fase di ascolto del territorio per comprendere le reali esigenze si è avviata ufficialmente il 16 dicembre scorso e i tavoli di lavoro tematici sono stati molto attivi e hanno visto la partecipazione di amministratori comunali, pubblici, Associazioni di categoria professionali ed agricole, Associazioni di culturali, organizzazioni sportive, Consorzi, rappresentanti del Terzo settore nell’ambito dei servizi socio-assistenziali e stakeholder connessi alle realtà turistico ricreative e culturali del territorio.

Le consultazioni attivate anche attraverso una azione di comunicazione social hanno valorizzato le parole chiave del percorso avviato che sono: partecipazione, progettazione ed innovazione, i tavoli hanno intercettato esigenze del territorio su temi importanti quali ambiente, filiere, turismo, servizi essenziali e socio assistenziali, formazione e sviluppo di una nuova terra destinazione anche turistica fortemente identitaria.

“L’Obiettivo consiste nel prevedere una strategia che tenga conto delle priorità del territorio, in relazione alle disponibilità di azione dei GAL, secondo quanto stabilito per la prossima programmazione da Regione Lombardia”, ha sottolineato il presidente di Gal Oltrepò Pavese Bruno Tagliani, “con un modus operandi fondamentale, quello della sinergia con le altre azioni messe in campo ad esempio dal progetto di sviluppo delle Aree Interne (SNAI), per evitare di disperdere energie su progetti simili”.

Gli incontri del GAL organizzati a Varzi presso la Sede della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, che è anche la sede operativa temporanea del Gruppo di azione locale del territorio, “sono stati esattamente strategici e sinergici con il lavoro programmatico dell’Ente montano che rappresenta i Comuni dell’Alto Oltrepò per lo più coincidenti con i Comuni del piano di sviluppo delle Aree Interne. Fondamentale lavorare insieme – ha sottolineato Giovanni Palli, presidente di CMOP e di Provincia di Pavia, sindaco di Varzi - la Strategia Nazionale delle Aree Interne, come ribadito più volte, cresce e sviluppa anche grazie a queste azioni comuni che ci dicono chiaramente come si stiano gettando le basi perché l’Oltrepò Pavese costruisca con coraggio e positività la sua DMO (Destination Management Organization), proponendo un innovativo modello organizzativo per la gestione delle sue destinazioni turistiche, valorizzando identità, propensioni, passioni ed esperienze autentiche che caratterizzano sempre di più una nuova offerta del territorio dell’Oltrepò Pavese”.



mercoledì 22 febbraio 2023

12A EDIZIONE DELLA RASSEGNA OLIO OFFICINA FESTIVAL L'olio è progresso

 




Con tema portante "L'olio è progresso", OOF torna al Palazzo delle Stelline di Milano da giovedì 2 a sabato 4 marzo 2023.

 

Una riflessione a tutto tondo sullo stato dell'arte del comparto oleario in Italia, sulle potenzialità da sviluppare, sulle occasioni da cogliere.

 

Banco d'assaggio con oli da tutta Italia e dal mondo, approfondimenti, degustazioni guidate agli abbinamenti olio/cibo e masterclass comparative per scoprire le infinite sfumature dell'olio, che in Italia conta oltre 500 varietà di olivo.

 

Un'intera sezione dedicata ai più piccoli con giochi, laboratori e scuola di cucina: "L'Olio dei e per i bambini".

 

Ingresso libero

 

Milano, 21 febbraio 2023 - È “L'olio è progresso” il tema portante dell’edizione numero 12 di Olio Officina Festival. Ideato e diretto da Luigi Caricato, il grande happening internazionale dedicato all’olio extra vergine di oliva e ai “condimenti per il palato e la mente” si svolgerà dal 2 al 4 marzo 2023 al Palazzo delle Stelline di Milano, ad ingresso libero.

 

Il programma della tre giorni incentrata su uno dei tesori dell'agroalimentare italiano, prevede una rassegna di oli internazionalilaboratori di assaggio con sessioni degustative di abbinamento olio/cibo e incontri con i produttori; talk sull'economia dell'olio, gli utilizzi in cucina e cosmesi, il valore del packaging, quindi attenzione a design, arte e letteratura, massime espressioni di progresso.

L'edizione 2023 presenta inoltre un focus incentrato sull'olio e i bambini, degustatori eccezionali, perché ancora privi di visioni preconcette e del pregiudizio sensoriale che vizia e inficia invece le valutazioni degli adulti, con scuola di cucina, sessioni di assaggi e gioco dell'olio per imparare, saltando da una casella all'altra, la millenaria storia dell'olio e come lo si produce, dall'albero alla tavola.

 

Ma Olio Officina Festival è anche e soprattutto l'occasione per fare una riflessione a tutto tondo sullo stato del comparto oleario che è a un punto di svolta: "l'olivicoltura italiana deve fare un salto culturale e colturale dalla tradizione al progresso", sostiene Luigi Caricato, ideatore e direttore di OOF.

È questo il momento di decidere se rendere l'olivicoltura italiana competitiva - oltre che per la qualità dell'olio che non si discute - anche per volumi di produzione e per appetibilità, applicando il progresso attraverso la razionalizzazione di tutte le fasi del processo produttivo, da quella agricola a quella commerciale. La difficile campagna olearia 2022/2023 produrrà infatti solo poco più di 200.000 tonnellate di olio, quando il fabbisogno del nostro paese è di 1 milione di tonnellate. Con una olivicoltura che guardi al progresso, accettando il passaggio a un approccio più imprenditoriale, tecnologico e professionale, non si raggiungerebbe l'autosufficienza, ma si potrebbe aumentare di molto la produzione, valorizzandola adeguatamente sia in Italia che sui mercati esteri.

 

"In Italia troppo spesso le aziende conducono un'olivicoltura tradizionale di bassa densità - con ampie porzioni di terreno non occupate tra un olivo e l'altro - che affonda le radici in un modello colturale, ma anche culturale e sociologico del passato quando l'appezzamento di terreno era la "dispensa" delle famiglie che da quel terreno traevano il proprio sostentamento: tra gli interfilari degli olivi piantavano cereali, ortaggi, viti, alberi da frutto - spiega Luigi CaricatoOggi è necessario che gli imprenditori olivicoli italiani, sostenuti da una adeguata e coerente volontà politica, decidano che cosa vogliano fare "da grandi": se credere in una olivicoltura sistemica, unita, moderna ed economicamente efficiente, oppure produrre olio per diletto".

 

E i margini operativi ci sono: in Italia la superficie agricola disponibile esiste, e tantissimi sono gli ettari di terreni abbandonati che potrebbero essere resi produttivi. Diventa perciò necessario compiere un nuovo salto culturale e tecnologico, che porti verso una agricoltura di precisione e, là dove possibile, anche a una olivicoltura ad alta densità, sempre rispettosa dell'ambiente e sostenibile, proprio grazie alle tecnologie oggi a disposizione. C’è urgenza anche di individuare nuove cultivar di olivo, anche in ragione dei drastici cambiamenti climatici che impongono soluzioni diverse, come per esempio delle nuove cultivar di olivo. Occorre che si verifichi ciò che è avvenuto in frutticultura, un settore produttivo molto attivo nel quale, negli ultimi 53 anni, sono state prodotte oltre 400 nuove varietà, mentre nello stesso lasso di tempo le nuove cultivar di olivo sono state in tutto il mondo solo 14, di cui la metà ottenute soltanto nell’ultimo ventennio. Il futuro e la salvezza dell’olivicoltura italiana è da riporre nella ricerca e nell’innovazione. Il miglioramento genetico ha cambiato la prospettiva e l’Italia non può certo permettersi di ignorare o snobbare il progresso.


OLIO OFFICINA FESTIVAL 2023 in breve

 

Quando:             Da giovedì 2 a sabato 4 marzo 2023

Dove:                   Palazzo delle Stelline, Corso Magenta 61, Milano

Come:                 Ingresso gratuito; prenotazione dei workshop a numero chiuso                                                su posta@olioofficina.com

Info:                     www.olioofficina.com; posta@olioofficina.com; 02/8465223

Programma:      https://www.olioofficina.it/olio-officina-festival/12a-edizione/programma/

Workshop      https://www.olioofficina.it/olio-officina-festival/12a-edizione/workshop

 

Luigi Caricato, scrittore, giornalista e oleologo, ha pubblicato per Mondadori Oli d’Italia (2001), Olio di lago (2010) e Atlante degli oli italiani (2015) e, presso altri editori specializzati, una nutrita serie di manuali e saggi. Nell’ottobre 2021, per le edizioni Olio Officina, ha dato alle stampe Il grande libro dell’olio. Guida ragionevole ai migliori extra vergini del mondo in commercio, primo volume visual al mondo interamente dedicato alla cultura olearia, in edizione bilingue italiano/inglese.

 

 

 

"L'olio è progresso" - Il palinsesto di Olio Officina Festival 2023

 

 

L'ECONOMIA È PROGRESSO

La sezione OOF economia è ricca di spunti. Partendo dallo stato del comparto oleario con la difficilissima olivagione 2022-2023, si affronterà con diversi imprenditori la delicata questione del passaggio generazionale, aspetto indissolubilmente connesso alla razionalizzazione delle aziende olearie italiane; si parlerà, con Eleonora Berardi, sales manager Palazzo di Varignana, Silvio Pella, Visioni olfattive ed Eva Collini, Oleoteca L’Evo di Eva di oleoteche e di punti vendita aziendali, un canale di vendita da valorizzare con criteri orientati al mercato.

Si affronterà anche il tema di olivi ogm per capire insieme a Eddo Rugini, biotecnologo agrario, già docente all’Università degli Studi della Tuscia, perché è necessario sviluppare la ricerca sulle piante transgeniche di olivo.

 

LA CUCINA È PROGRESSO

L’invenzione, tutta umana, di cuocere il cibo, è una delle espressioni più distintive della nostra storia evolutiva; nel corso del tempo il cucinare si è trasformato fino a diventare oggi ricerca, sperimentazione, emozione, esperienza intellettuale, estetica e sinestetica, raggiungendo vette d’avanguardia culinaria. Di questa tema parlerà, sabato 4 marzo, Rosalia Cavalieri, saggista, ordinario di Filosofia e teoria dei linguaggi all’Università di Messina.

 

Dalla teoria alla pratica. Con le masterclass, i laboratori e le degustazioni comparate di OOF si entrerà nel vivo della cucina contemporanea scoprendo i profili sensoriali di oli, provenienti da tutta Italia e dal mondo, in purezza così come abbinati a diversi alimenti/ingredienti. Da pane o olio, la merenda antropologica, a sessioni di assaggio guidato di oli extra vergini di oliva della olivagione 2022-2023 provenienti da paesi vicini e lontani: Spagna, Grecia, Tunisia, Marocco, Turchia, Argentina, Australia, California, Giappone, Israele. Novità dell'edizione 2023 una masterclass sugli oli siciliani, un focus sull'olio di lentisco - una produzione recuperata e da riscoprire - e ancora una degustazione comparata di olive da tavola ottenute con diversi sistemi di produzioneolive fermentate, deamarizzate, ossidate.

Lasciando spazio anche a una riflessione su luci ed ombre della cucina stellata italiana con Il libro-inchiesta di Valerio M. Visintin – "Dietro le stelle. Il lato oscuro della ristorazione italiana", edito da Mondadori che mette in evidenza le tante anomalie irrisolte del settore.

 

 

IL TURISMO È PROGRESSO

In un paese dove l'enogastronomia vale un quarto del PIL ed è tra le principali motivazioni di viaggio, è doveroso puntare i fari sull'oleoturismo, normato da una recente legge di cui è stato promotore il senatore Dario Stefàno. Presentando il libro "Oleoturismo. Opportunità per imprese e territori", di cui lo stesso Dario Stefàno è autore con Fabiola Pulieri, si parlerà delle interessanti prospettive economiche e relazionali per le aziende olivicole e olearie, oltre che delle nuove possibilità per i gastro-viaggiatori in cerca di esperienze.

In questo contesto frantoi, al pari delle cantine vinicole, possono e devono diventare elemento attrattore, oltre che potenziale fonte di reddito per gli olivicoltori che vi costruiscono intorno un'esperienza olistica di stretto contatto con la natura. Con Antonio Monte, architetto, ricercatore Cnr-Ispc, vicepresidente Aipai-Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, si dimostrerà come anche i Musei dell’olio raccontino, ciascuno a modo proprio, la straordinaria storia della produzione olearia italiana.       

 

 

LA CULTURA È PROGRESSO

Ampio spazio all'arte e alla cultura a Olio Officina Festival, a partire da un omaggio, nel ventennale della sua scomparsa, a Giuseppe Pontiggia che, nella sua produzione letteraria tante pagine ha dedicato al lavoro come progresso e affrancamento da una certa quotidianità lavorativa che nel tempo si trasforma sempre più in fatica e preoccupazione, sofferenza e rassegnazione. Una celebrazione dal titolo " Perché Pontiggia manca oggi" a cura di Daniela Marcheschi. Con attenzione alle più recenti arti espressive, tra cui il Fumetto d'autore con la presentazione, a cura di Mario Greco, di alcune sequenze tratte proprio dall'opera pontiggiana "La morte in banca".

 

Nello spazio verde del Palazzo delle Stelline, gli artisti del movimento culturale Arte da Mangiare Mangiare Arte, esporranno la loro installazione, una serie di grandi tovaglie macchiate ad arte che comporranno un’opera collettiva, da una idea di Ornella Piluso, con la curatela di Monica Scardecchia. Esposte anche le opere dei giovani talenti del Liceo Artistico Ambrogio Alciati di Vercelli.

 

Come di consueto anche la musica è protagonista a Olio Officina Festival, quest'anno con il concerto "Musica a tavola. Facitori d’olio, Bacco e il buon mangiare nella musica antica": chanson, frottole, canti carnascialeschi e madrigali sul vino e il cibo tra Medioevo e Rinascimento. Sabato 4 marzo alle 18.15, accompagnati dagli strumenti di queste epoche, le voci del mezzosoprano e del basso, saranno intervallate da un narratore con racconti di storie, poesie aneddoti e ricette storiche di cucina. A cura di Atmosfera ensemble.

 

Infine, ritorna l'atteso appuntamento filatelico con l'annullo di due francobolli "L’olio è progresso" venerdì 3 marzo e " Omaggio a Giuseppe Pontiggia" sabato 4 marzo, i cui bozzetti sono stati realizzati dall’artista Stefania Morgante.

 

 

IL DESIGN È PROGRESSO

In mostra nel chiostro del Palazzo delle Stelline le bottiglie e le confezioni premiate nel corso della decima edizione del contest “Forme dell’Olio” e della quinta edizione del contest “Forme dell’Aceto”, a testimonianza di quanto il "contenitore" debba essere coerente con il "contenuto". L'importanza quindi del design, nel senso vero e proprio del termine, ovvero di "progetto" per il comparto oleario italiano; verrà quindi presentato, in dialogo con il designer Mauro Olivieri, Presidente della Giuria dei concorsi di OOF Design, il "Manifesto per un design oliocentrico etico e sostenibile", attraverso il quale si propone una nuova visione di design applicata agli oli da olive.

 

 

LA RICERCA È PROGRESSO

Venerdì 3 marzo si presenta in esclusiva al pubblico, a cura di Sarah Siciliano, dell’Università del Salento, un progetto di ricerca interdisciplinare concepito per indagare il concetto di origine del nutrimento umano e le sue molteplici, rilevanti implicazioni, attraverso lo sguardo integrato di giuristi, economisti, storici, sociologi, pedagogisti, linguisti. In una società moderna sempre più iperconnessa nel tempo e nello spazio, torna prepotentemente al centro dell'attenzione dei cittadini l'origine del cibo. Da qui il mito dell'origine e del suo peso nell’orientare, radicare e stabilire le preferenze dei consumatori, come pure l’esigenza di restituire al tema dell’origine del cibo e alle sue contraddizioni il suo vero significato, così da progettare corrette strategie di sviluppo sostenibile.

 I PARTNER DI OLIO OFFICINA FESTIVAL 2023

 

I PARTNER

L’adesione dei tanti partner ci onora e ci rende felici. Li ringraziamo, perché con la loro lungimiranza hanno ritenuto opportuno sostenere in concreto Olio Officina Festival.

 

MAIN SPONSOR

Pantaleo, Pantaleo Agricoltura

 

SPONSOR

Palazzo di Varignana, Olio San Giuliano, Colavita, Bono

 

SOSTENITORI EXTRA

Frantoio Turri, Pietro Coricelli, Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, Chemiservice, Santagata 1907, Monini, Gruppo Saida, Rocchi

 

SOSTENITORI

Masserie di Sant’Eramo, Salvagno, Agridè, Fattoria Petrini, Frantoio Ortore, Fachechi, Eliana - Villa Teresina, Acetificio Mengazzoli, Planeta, Costa d’Oro, RosebyMary, Caricato

 

CONSORZI

Garda Dop, Ceq, Strada dell’Olio Dop Umbria

 

ORGANIZZAZZIONI

Assitol

 

ISTITUZIONI

IRVO Sicilia, Camera di Commercio dell’Umbria

 

MEDIA PARTNER

Olio Officina, Ristoranti, Sala&Cucina

 

AMICI DEL FESTIVAL

Arte da Mangiare, Casa dell’Olivo, Buccelletti

lunedì 20 febbraio 2023

IL BAROLO E IL DERTHONA VANNO IN SCENA A MILANO – II EDIZIONE

 


 



23 marzo 2023: una giornata di degustazioni con i produttori della Strada del Barolo e di Terre Derthona nel cuore del capoluogo lombardo


Per il secondo anno consecutivo la Strada del Barolo e grandi vini di Langa e Terre Derthona – Strada del Vino e dei Sapori dei Colli Tortonesi approdano a Milano per uno straordinario evento di degustazione in collaborazione con Go Wine, associazione che promuove la cultura del vino e l’enoturismo.

A ospitare l’iniziativa sarà ancora lo scenografico Chiostro della Magnolia presso la Fondazione Stelline, un complesso nato da un antico monastero del XV secolo, oggi adibito a spazio polifunzionale, che racchiude al suo interno un giardino segreto, un luogo che porta con sé storie affascinanti: si dice che tutta l’area un tempo facesse parte della famosa Vigna di Leonardo Da Vinci.

Giovedì 23 marzo 2023, dalle 17.00 alle 22.00 i corridoi interni del chiostro diventeranno un percorso ideale attraverso le Langhe e i Colli Tortonesi dove il pubblico di wine lovers milanesi avrà l’occasione di degustare decine di etichette di Barolo DOCG e Timorasso Derthona DOC che i produttori presenteranno di persona nelle loro molteplici sfaccettature, proponendo in degustazione cru e annate differenti.

Le degustazioni saranno accompagnate da assaggi di prodotti agroalimentari di eccellenza del territorio piemontese presentati da aziende associate alla Strada del Barolo e a Terre Derthona. Inoltre sarà possibile acquistare i prodotti sul posto direttamente dai produttori.

Il pubblico potrà approfittare dell’accesso al giardino su cui si affaccia il chiostro: un ambiente ideale per degustare e godere di momenti di relax all’aperto con sedute e tavolini, nell’atmosfera di una location unica e ricca di fascino.

Durante l’evento sono previsti anche interessanti occasioni di approfondimento:

  • Salotto-degustazione: degustazione da seduti, con posti riservati, durante la quale due produttori raccontano la loro esperienza e propongono in degustazione un vino particolarmente rappresentativo delle loro aziende, non presente ai banchi di assaggio allestiti nel chiostro.
  • Smell camp: esperienza sensoriale elaborata in modo unico ed esclusivo per questo evento sulla base dei profili aromatici dei due vini in oggetto, un laboratorio multisensoriale, che, giocando con il pubblico (professionale o amatoriale), lo immerge in un’esperienza enogastronomica sperimentale, tra molecole odorose, profumi e colori.

PROGRAMMA:

  • 17.00-22.00: degustazione “Il Barolo e il Derthona vanno in scena a Milano”, con postazioni wine&food allestite nei corridoi interni del chiostro
  • 19.00-20.00: Salotto-degustazione
  • 18.30-18.50: Smell camp “L’arcobaleno del Derthona: sfaccettature olfattive di un vitigno riscoperto”
  • 19.00-19.20: Smell camp “I profumi di un eterno nobile: l’evoluzione stilistica del Barolo, fra interpretazioni a confronto”
  • 19.30-19.50: Smell camp “Le molecole di Afrodite: il Timorasso, il Nebbiolo e l’attrazione naturale”
  • 20.00-20.20: Smell camp “ll naso, le scienze, il vino: l’evoluzione parallela di Nebbiolo e Timorasso”

Per informazioni scrivere a comunicazione@stradadelbarolo.it

 

PRODUTTORI DI VINO

Strada del Barolo e grandi vini di Langa (elenco provvisorio):

  1. Bel Colle, Verduno (CN)
  2. Diego Morra, Verduno (CN)
  3. I Brè, Verduno (CN)
  4. La Biòca, Serralunga d’Alba (CN)
  5. Le Strette, Novello (CN)
  6. Marengo Mauro, Novello (CN)
  7. Podere Gagliassi, Monforte d’Alba (CN)

Terre Derthona – Strada del Vino e dei Sapori dei Colli Tortonesi:

  1. Canevaro Luca, Avolasca (AL)
  2. Cantina di Tortona, Tortona (AL)
  3. Cascina Gentile, Capriata d’Orba (AL)
  4. Cascina Giambolino, Carbonara Scrivia (AL)
  5. Daglio Giovanni, Costa Vescovato (AL)
  6. Ezio Poggio, Vignole Borbera (AL)
  7. La Colombera, Tortona (AL)
  8. Sassaia, Capriata d’Orba (AL)
  9. Vigneti Boveri Giacomo, Costa Vescovato (AL)
  10. Vigneti Repetto, Sarezzano (AL)

PRODUTTORI FOOD:

  1. Cascina Boschetto, Stazzano (AL)
  2. Cascina Buschea, Rodello (CN)
  3. Galfré Antipasti d’Italia, Barge (CN)
  4. Golosalba, Diano d’Alba (CN)
  5. Mosto Ardente, Castellino Tanaro (CN)
  6. La Tula, Grondona (AL)
  7. Borbakery, Vignole Borbera (AL)
  8. Cascina Giambolino, Carbonara Scrivia (AL)
  9. Caseificio Terre del Giarolo, Fabbrica Curone (AL)
  10. Foresteria La Merlina, Dernice (AL)
  11. La Montemarzina, Montemarzino (AL)
  12. Stella Azienda Agricola, Castelnuovo Scrivia (AL)
  13. Terribile Adriano Apicoltura, Pareto (AL)

 

BIGLIETTI:

Il costo del biglietto di ingresso è di 35,00 € a persona (30,00 € per i soci AIS, Fisar e Onav) e include degustazioni illimitate di vino e un assaggio per ogni produttore food, oltre al calice della Strada del Barolo e la tasca portabicchiere. Il costo del biglietto di ingresso con incluso l’accesso al salotto-degustazione è di 45,00 € a persona. Per partecipare agli Smell camp è previsto un costo extra di 10,00 € a persona sul biglietto di ingresso.