sabato 31 dicembre 2022

Qualità vo cercando - Il dossier sul Friuli Venezia Giulia di Borghi d'Europa a gennaio 2023

 


Riprende il cammino del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Ionica), che Borghi d'Europa porta ad occuparsi nel mese di gennaio 2023 dei dossier informativi riguardanti il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia.


Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, Borghi d'Europa tocca per il quinto anno le Valli del Natisone, grazie anche ad una storica collaborazione con l'Istituto di cultura slovena.

Continua il viaggio del gusto del Percorso Internazionale Eurovinum nelle Terre dei Colli Orientali e nel Collio, per conoscere e valorizzare soprattutto i produttori di vini naturali.

Milano,Vetrina del Gusto ripropone poi i temi del dossier, andando alla scoperta dei luoghi ove il Friuli Venezia Giulia si esprime a Milano. Vi sarà anche uno zoom sulla storia delle associazioni friulane nella città meneghina.

venerdì 30 dicembre 2022

VINI D'ABRUZZO: IN TEMPI DI CRISI PREMIATA LA QUALITA' NEI PRIMI NOVE MESI È A +10% IL VALORE DELL’EXPORT, +7,8% IL PREZZO MEDIO.

 


 

giovedì 29 dicembre 2022

Comunità Terre del Sud (Puglia) - I vini di Rivera

 



I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa promuovono il Percorso Internazionale Eurovinum, nel quadro del progetto L'Eiuropa delle scienze e della cultura, patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica),.

La partecipazione all'evento di GoWine all'Hotel Melià a Milano per la presentazione di Cantine d'Italia 2023 (guida per l'enoturista), ha portato alla degustazione del Castel del Monte Nero di Troia Riserva Puer Apuliae.


«Rivera è una delle più importanti aziende vinicole italiane. Questa cantina eccelle con i suoi vini rossi che non sono solo splendidi in termini assoluti, ma hanno anche un rapporto qualità-prezzo eccezionale. Sotto la direzione della famiglia de Corato, Rivera produce vini che catturano tutta l’esuberanza della Puglia, pur mantenendo uno splendido senso della struttura.»

Antonio Galloni – The Wine Advocate – N° 205 – Febbraio 2013.


La famiglia de Corato ha salde radici nella terra di Puglia. Qui, in agro di Andria, alla fine degli anni ’40 Sebastiano de Corato fondò l'Azienda Vinicola Rivera nell’omonima tenuta di famiglia con il preciso intento di valorizzare e diffondere nel mondo l’enorme potenziale qualitativo della vitivinicoltura della zona circostante il Castel del Monte.


Il successo non si fece attendere e la Rivera divenne ben presto il principale punto di riferimento dell’enologia pugliese e l’autentico motore della sua rinascita, grazie anche alle innovazioni in vigna e in cantina apportate a partire dagli anni ’80. Con l’ingresso in azienda di Sebastiano e Marco, figli di Carlo e nipoti del fondatore, la Rivera prosegue con orgoglio e rinnovato impegno nella produzione di vini che esprimono tutto il carattere intenso ed elegante di questo territorio e dei suoi vitigni.


In applicazione della filosofia aziendale, in tutte le fasi del processo di produttivo - allevamento dei vigneti, raccolta delle uve, vinificazione, affinamento e imbottigliamento dei vini - si combinano le più moderne tecniche di viticoltura ed enologia con l’assoluto rispetto dei processi naturali, nell’ottica della sostenibilità ambientale ed economica e del miglioramento continuo della qualità.


mercoledì 28 dicembre 2022

La Montagna dell'informazione - Sala Cereali: dove nascono i Pizzocheri (e non solo!)



Facendo seguito al mio primo tour a Sondrio, aderendo al gentile invito del Signor Paolo Sala, mi sono recato in visita all’Azienda Sala Cereali (che ho appreso essere stata fondata nel 1906). Il prodotto più caratteristico dell’Azienda è il Grano Saraceno, cosa che ovviamente mi aspettavo e sul quale tuttavia ho avuto modo di approfondire le mie conoscenze; accanto ad esso ho poi trovato una varietà infinita di cereali ed altri prodotti, accuratamente moliti.


Ma incominciamo appunto dal Grano Saraceno, sul quale ovviamente il Sig. Sala è un esperto.

Innanzi tutto mi ha spiegato che esso viene spesso classificato come un cereale, per via dell’uso simile a quello del frumento, nonostante non appartenga alla famiglia delle Graminacee.

Il grano saraceno ha origini molto antiche; la sua coltivazione inizia nelle zone della Siberia, della Manciuria e della Cina, mentre In Italia giunge solo nel XV secolo.

Grano Saraceno




Esso è tuttora molto utilizzato nella cucina tradizionale di tutto il mondo, ma è protagonista assoluto della cucina valtellinese, come ingrediente base per la produzione della “polenta taragna”, dei “pizzoccheri valtellinesi” e degli “sciatt”, tipici dolci di quel territorio.


Va ricordato che il grano saraceno possiede tutte le caratteristiche nutritive di un cereale e di un legume, pur non essendo, dal punto di vista botanico, né uno né l'altro .
Il seme di grano saraceno è composto principalmente da 
amido, ed è perciò facilmente digeribile; inoltre è ricco di minerali come: ferrofosfororamezincoselenio e soprattutto potassio, in quota superiore ai cereali; inoltre è ricco di vitamine  (principalmente la B1, la B2, la niacina (PP) e la B5) mentre le proteine  vantano un buon valore biologico. Infine va ricordato che può essere impiegato nell’alimentazione  gluten-free, essendo adatto anche alle persone affette da celiachia.


Al termine di questa interessantissima presentazione del Grano Saraceno, il sig. Sala mi ha orgogliosamente mostrato i Pizzoccheri, il capolavoro del suo papà Luigi, che nel 1969, brevettò la produzione della tipica tagliatella essiccata, consentendone la lunga conservazione e la degustazione anche nei luoghi più lontani.


Rimango estasiato per questa collezione di eccezionali prodotti e, prima di farmi accompagnare dal Sig Sala al “Saraceno”, dove vedremo la distribuzione dei prodotti dell’Azienda e delle più qualificate Ditte del mondo, gli chiedo la ricetta degli indimenticabili Pizzoccheri, che avevo assaggiato il giorno prima in un’osteria locale.

Al prossimo appuntamento la ricetta originale:





I Pizzocheri della Valtellina

Buon appetito!

Gianluigi Pagano

martedì 27 dicembre 2022

Concluso con successo il Crowdfunding Civico del Comune di Milano Minima Theatralia | Duperdu raggiungono l’obiettivo e portano in scena il 4 aprile 2023 al Teatro Elfo Puccini il loro nuovo spettacolo

 


CANTINA LA GENISIA, PREMIATA DA AIS LOMBARDIA

 




I vini di Cantina La Genisia concludono il 2022 con il premio “Quattro rose camune” e vengono inseriti all’interno della Guida Viniplus 2023 e nella Guida Veronelli
 
 
Pavia, 13 dicembre 2022 – Cantina La Genisia, giovane e determinata realtà sociale che oggi coinvolge ben venti vignaioli di esperienza, figlia di Cantina Torrevilla e con radici nell’Oltrepò Pavese, si avvia verso una conclusione del 2022 pluripremiata.

Siamo davvero soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2022” - afferma il Presidente di Cantina La Genisia Massimo Barbieri - “Risultati figli di una visione lungimirante del territorio e di una filiera sempre più sostenibile, il cui cuore è il prezioso e continuo dialogo con i conferitori. La Genisia è un progetto in crescita che crede fortemente nella qualità e nella produzione di vini capaci di esprimere al massimo i vitigni da cui provengono”.

Nel mese di novembre, infatti, i vini La Genisia hanno ricevuto due riconoscimenti. Il primo di questi è il premio “Quattro rose camune”, conferito da AIS Lombardia ai vini che, secondo le commissioni di assaggio, evidenziano eccellenti qualità organolettiche, interpretano molto correttamente l’espressività del vitigno e sono coerenti con la cultura enologica del territorio di appartenenza.

Tra i vini premiati troviamo La Genisia Riserva 110 Pinot Nero Noir e La Genisia Brut Pinot Nero Metodo Classico. In seguito al riconoscimento i vini sopracitati sono stati inseriti all’interno di Viniplus, la guida di AIS Lombardia, dedicata alle eccellenze vitivinicole lombarde.

Il secondo riconoscimento invece è stato l’inserimento della cantina in un’altra importante guida. I vini La Genisia, infatti, sono stati recensiti dalla Guida Veronelli 2023, uscita sempre nel corso del mese di novembre.

Questi due avvenimenti sono l’epilogo di un anno che ha portato alla Cantina La Genisia grandi soddisfazioni e successi. Tra le altre menzioni ricevute nel corso del 2022 anche quella del Gambero Rosso, che ha inserito tre vini di La Genisia all’interno della guida 2023: il Pinot Nero Brut Metodo Classico La Genisia con due bicchieri neri, il Riesling Superiore La Genisia 2021 con due bicchieri neri e il Centodieci La Genisia 2019 con un bicchiere nero.

Oltre ai vini La Genisia, anche il Pinot Nero Nature DOCG Oltrepò della Cantina Torrevilla ha ricevuto premio “Quattro rose camune”, conferito da AIS Lombardia.

lunedì 26 dicembre 2022

Il programma 2023 de La Via dei Norcini

 

IL PROGRAMMA 2023


La Via dei Norcini


La Via dei Norcini è un itinerario leggendario per scoprire in oltre sei Paesi Europei, gli artigiani del gusto della salumeria.


Croazia

Il viaggio è iniziato a Tignano, proclamato comune del prosciutto istriano, dove ogni anno si riuniscono i migliori produttori di prosciutto della regione istriana e quelli provenienti da altre parti del mondo, ma anche dove si trovano numerose produzioni di prosciutto, superba prelibatezza culinaria.


Slovenia

Gli abitanti del Carso hanno da sempre allevato maiali e sotto- posto a salatura ed essiccatura le parti di carne suina. Per la sua eccelsa qualità il prosciutto del Carso, che per aspetto esteriore non differisce da quello prodotto in altre regioni mediterranee, detiene indubbiamente il primo posto tra gli insaccati. La sosta gustosa a San Daniele del Carso (Stanjel), in Slovenia.


Italia : Friuli Venezia Giulia

A Cormons, nel Collio, ecco D'Osvaldo Prosciutto, leggermente affumicato, con una storia che si

tramanda dal 1940.

Sul Carso, a Sgonico (TS), l'azienda agrituristica Bajta propone salumi d'altri tempi.

Il ciclo del maiale di Bajta è decisamente sostenibile – gli animali vengono allevati allo stato semi-brado con un considerevole spazio e rispetto.Vivendo all’aperto all’interno di spazi piuttosto ampi, i maiali di Bajta non prendono antibiotici .Una volta macellati i maiali, dalla carne vengono prodotti con tecniche naturali prosciutti, salame, pancette, mortadelle…



Austria

La festa dello speck nella valle Gailtal, uno dei più grandi eventi culinari in Carinzia, è un progetto congiunto tra agricoltura, turismo e commercio.Visto che tale prodotto può essere acquistato solamente nella regione Nassfeld-Pressegger See e non viene spacciato da catene commerciali, si ottiene un'elevata valorizzazione nella valle che comporta dei grandi benefici specialmente per il turismo.Ogni primo fine settimana di giugno, Hermagor diventa la capitale austriaca dello speck.


Italia :

Nel Veneto, a Castello di Godego, la Macelleria Stangherlin propone i suoi salumi di tradizione, accompagnando il viaggio de La Via dei Norcini 2023, per conoscere il Patrimonio dell'Europa e del nostro Belpaese nell'arte della norcineria.


In quel di Perarolo di Vigonza, giornalisti e comunicatori propongono il Salumificio di Giovanni Coppiello, con le sue scelte a base di carni equine (dal prosciutto cotto alla bresaola, dalla sopressa alle salsicce,ecc.).


Italia : Emilia Romagna

In Emilia Romagna è impossibile dimenticare la salama da sugo. La salama o salamina da sugo è il fiore all’occhiello dei piatti tipici ferraresi. La salama da sugo ha origini antiche risalenti alla corte estense: questo piatto tipico ferrarese si compone di un budello nel quale viene inserita una pasta composta di varie parti del maiale e spezie. Dopo dieci mesi di stagionatura questo piatto tipico ferrarese deve essere messo a bollire per otto-dieci ore ed infine viene consumato accompagnato con abbondante purè.


San Marino

A San Marino, è impossibile dimenticare il Prosciutto Cotto di San Marino Prosciutti.


Italia : Lombardia

In Lombardia si passa dalla bresaola artigianale della Macelleria Nobili di Poggiridenti in Valtellina, al salame di Varzi

Nobili vanta la produzione del più antico e conosciuto insaccato valtellinese, la Bresaola, preparato secondo la tradizione locale e ottenuto dalla punta d’anca di manzo fresco.L’Azienda offre anche una prelibata scelta di prodotti di norcineria di propria produzione, tra cui salami, cacciatori, prosciutti crudi fiocco, culatelli, coppe, pancette, lardo, tutti realizzati mediante la lavorazione di suini provenienti da allevamenti locali.

Il salame di Varzi dop di Thogan Porri (Località Casa Cucchi Cecima -PV) è una autentica chicca. Oltre al salame di Varzi dop vengono proposti ai veri intenditori il guanciale, il cotechino, il salame da cuocere, il salame cotto, lo zampone, il cappello da prete e la linea delle “riserve”.

Un salto nella bergamasca, accompagnati dalla Associazione Norcini Bergamaschi,sarà un tutto

nelle tradizioni più autentiche.


Svizzera

In Valposchiavo (Svizzera), i norcini delle macellerie locali offrono una grande scelta di salumi

artigianali ( carne secca di cervo, slinziga, salame, mortadella stagionata,ecc.).

Ricordiamo i salametti e la mortadella della famiglia Lardi Scirè ( a Poschiavo e Le Prese ).


Italia : Marche

Nelle Marche, degustiamo il ciausculo, il Prosciutto di Carpegna e il salame Fabriano.


Italia : Abruzzo e Molise

Nelle Terre del Sud, partiamo dall'Abruzzo con la salsiccia di fegato, per passare al Molise, con

la ventricina, che ha un area di produzione estesa all’intero territorio regionale, è un salume per la cui realizzazione sono necessarie alcune materie prime come carni magre provenienti esclusivamente dalla coscia del suino, lardo di suino, sale, paprica, peperoncino e fiori di finocchio.


Italia : Puglia e Basilicata

Dalla Puglia, il capocollo e la soppressata di Martina Franca, mentre la Basilicata eccelle anch'essa

nella produzione di soppressata.


Italia : Calabria

Oltre alla 'nduja, ricordiamo il prosciutto di maiale nero, il capocollo, la pancetta,

la salsiccia e soppressata, tutti dop.


Paesi Partecipanti : Croazia,Slovenia,Austria,Svizzera,Italia e San Marino

Regioni Italiane : Friuli Venezia Giulia,Veneto,Emilia Romagna,Lombardia, Marche,Molise,

Puglia,Basilicata e Calabria.



Sviluppo


gennaio : Incontro di presentazione de La Via dei Norcini 2023

  • La Via dei Norcini in Slovenia e in Friuli Venezia Giulia


febbraio : Di qua e di là del Piave : i salumi della tradizione veneta

  • La Via dei Norcini in Abruzzo

- La Via dei Norcini in Croazia

marzo : Pizza & Salumi del gusto

  • La Via dei Norcini in Calabria

aprile : il Prosciutto artigianale

  • La Via dei Norcini a San Marino e nelle Marche


maggio : La sostenibilità nella filiera dei salumi

  • La Via dei Norcini in Serbia

  • La Via dei Norcini in Molise


giugno : La pancetta, questa sconosciuta

  • La Via dei Norcini in Emilia Romagna


luglio : Soppressa e......

  • La Via dei Norcini in Puglia e in Montenegro


agosto : Le vie del gusto d'estate

  • La Via dei Norcini in Albania e nelle Terre del Sud Italia di lingua albanese


settembre : Verso le delizie d'autunno

-La Via dei Norcini in Basilicata


ottobre : Le tradizioni in tavola

- La Via dei Norcini nelle tradizioni dei Balcani ( Macedonia del Nord,ecc.)


novembre : Vini & Salumi dei Paesi Tuoi

-La Via dei Norcini in Grecia




Lo Sviluppo :

Realizzazione di incontri di informazione aperti alla partecipazione di

giornalisti e comunicatori ( stampa nazionale e locale), imprenditori,

testimonial del settore. Degustazione delle eccellenze dei territori invitati ;

Il format prevede una scansione ad interviste, domande-

risposte. Ad ogni tappa verrà realizzata una rassegna stampa

documentata ;

-Visite in incognito a locali che verranno inseriti nel Percorso ;

- Realizzazione di un materiale didattico sulla sulla storia della norcineria da donare alle comunità scolastiche dei territori ‘toccati’ dal Percorso ;




venerdì 23 dicembre 2022

CRESCITA DEL CONSORZIO DEL VERMOUTH DI TORINO: IN ANTEPRIMA LE GRANDI NOVITA’ PER IL 2023



Cresce l’interesse di pubblico e del mercato verso il Vermouth di Torino, una Indicazione Geografica europea di grande attualità e insieme un prodotto con tre secoli di storia piemontese.  
 
 
 
Torino, 23 dicembre 2022
 
 Cresce l’interesse di pubblico e del mercato verso il Vermouth di Torino, una Indicazione Geografica europea di grande attualità e insieme un prodotto con tre secoli di storia piemontese. Nel 2022, il Consorzio che tutela e valorizza la denominazione dalla sua nascita nel 2019, ha realizzato con grande dinamismo moltissime iniziative in Italia e nel mondo, ricevendo forti consensi e risultati di crescita nelle vendite. Ne è rimasto affascinato un pubblico di ogni età e appartenenza, che ha mostrato di amare questo vino aromatizzato d’eccellenza che è il fondamento del rituale italiano dell’aperitivo.

Il Vermouth di Torino è l’unico vino aromatizzato a potersi fregiare dell’Indicazione Geografica Protetta riconosciuta dall’Europa e i produttori individuano nel Consorzio uno strumento efficace di supporto e promozione. Lo dimostra il fatto che il numero delle aziende associate crescerà ancora nel nuovo anno e in gennaio saranno resi noti, oltre ai risultati annuali, anche i nomi dei soci che andranno ad arricchire la compagine consortile. Già ora il Consorzio, presieduto dall’imprenditore vinicolo piemontese Roberto Bava, è rappresentativo della grande maggioranza della produzione di questa denominazione.

Per il 2023 sono stati programmati eventi di promozione in Italia, Canada, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Grecia. Saranno organizzati educational, degustazioni, masterclass, con diverse azioni di comunicazione sul mercato internazionale, anche attraverso canali on-line e social. Le prime tappe principali di questo "tour" mondiale saranno Toronto, Brooklyn, New Orleans, Londra, Berlino e Atene. Gli operatori di settore quali enoteche, ristoranti, cocktail bar, bartender, degustatori e giornalisti, media in genere, saranno coinvolti in Italia e all’estero attraverso incontri, press tour, seminari e presentazioni.

E’ programmata un’intensa presenza in saloni e fiere dedicati ai cocktail e al beverage, come il Vinitaly a Verona in aprile, la Milano Mixology in maggio, l'Athens Bar Show, in novembre e altre ancora in preparazione. A settembre il Consorzio del Vermouth di Torino sarà presente anche a “Cheese”, manifestazione organizzata da Slow Food, dove nei Laboratori del Gusto si vedrà come le diverse espressioni del Vermouth di Torino si sposino bene con i più importanti e interessanti formaggi di qualità.

Dopo la prima edizione nazionale del 2022, nell’estate 2023, a fine giugno, si celebrerà la “Settimana del Vermouth di Torino”, una sette giorni che inviterà locali e barman di tutta Italia e internazionali a scoprire le tante facce del Vermouth di Torino e a cimentarsi nell’ideazione di nuove ricette di cocktail che lo vedano protagonista.
In novembre poi sarà la volta a Torino di un convegno internazionale, con relatori di diversi Paesi, che focalizzerà l'attenzione sul ruolo di un marchio storico nella promozione moderna di un prodotto e di un territorio. Si metterà in evidenza il nome "Torino" come elemento distintivo del marchio e come valenza storica fondamentale per il "Vermouth di Torino".

Grande impegno sarà anche rivolto dal Consorzio alla campagna internazionale “Mediterranean Aperitivo”, momento didattico e conviviale che vede il Vermouth di Torino come evocatore di un territorio, una tradizione, un attraente stile di vita.
E' sempre più glamour, sempre più internazionale e contemporaneo: è sempre l'ora del Vermouth di Torino. 
 
Consorzio del Vermouth di Torino
Il Consorzio ha per scopo la tutela, la promozione, la valorizzazione della denominazione, tutelandone l’informazione al consumatore finale e fornendo assistenza tecnica e formazione professionale alle aziende e ai produttori. Tra i principali compiti, anche l’attività di vigilanza per garantire la corretta applicazione della Indicazione Geografica Protetta ai prodotti consorziati e la promozione del marchio collettivo "Vermouth di Torino". Quella del Consorzio è una realtà che si costituisce nel 2019 per volontà dei produttori di Vermouth di Torino che, consapevoli della necessità di una regolamentazione, hanno definito insieme un disciplinare di produzione approvato dal Decreto del 22 marzo 2017 con cui il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha regolamentato l’indicazione geografica Vermouth di Torino/Vermut di Torino. Attualmente il Consorzio, presieduto da Roberto Bava, comprende 28 aziende storiche che producono e distribuiscono in tutto il mondo: Antica Cantina di Calosso, Antica Distilleria Quaglia – Bèrto, Antica Torino, Arudi, Cav. Pietro Bordiga, Calissano – Gruppo Italiano Vini, Carlo Alberto, Carpano – Fratelli Branca Distillerie, Chazalettes, Cinzano – Davide Campari–Milano, Giulio Cocchi, Coop. Erbe Aromatiche Pancalieri, D.co Ulrich, Del Professore, Drapò – Turin Vermouth, Ducato, Franco Cavallero Spirits, Gancia & C., La Canellese, Luigi Vico, Mainardi, Martini & Rossi, Peliti’s, Sibona, Sperone, Starlino, Tosti1820, Vergnano.

 

Eurovinum : I vini Di Majo Norante degustati da Borghi d'Europa a Go Wine a Milano

 




I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa promuovono il Percorso Internazionale Eurovinum, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura, patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica),.

La partecipazione all'evento di GoWine all'Hotel Melià a Milano per la presentazione di Cantine d'Italia 2023 (guida per l'enoturista), ha portato alla degustazione del Molise Rosso Don Luigi della Cantina Di Majo Norante.



La storia

Di Majo Norante produce vini da uve proprie sin dal 1800, come testimoniano le cantine sotto la piazza e nel vecchio palazzo di famiglia a Campomarino. La dedizione alla coltura della vite è ereditata da Alessio di Majo Norante ed è pianificata oggi insieme alla passione per la ricerca e la sperimentazione. Di Majo Norante produce i propri vini esclusivamente dagli 123 ettari dell'antico feudo dei Marchesi Norante di Santa Cristina. La filosofia enologica dell'azienda Di Majo Norante rispetta l'approccio tradizionale alla coltivazione della vite ed alla produzione del vino, nel tentativo di conservare tutte le caratteristiche degli uvaggi mediterranei.



Nel Molise il vino ha una tradizione che risale ai Sanniti e ai Romani, i quali vi introdussero la coltivazione della vite. I metodi di produzione sono quelli tramandati da una generazione all'altra nell'Appennino meridionale, sempre legati ai valori del mondo contadino. La Masseria di Majo Norante è ubicata a nord del Gargano, in contrada Ramitelli, in agro di Campomarino, dove il terreno argilloso, in parte sabbioso e la brezza estiva concorrono a creare un habitat particolarmente favorevole. Alessio di Majo Norante, vignaiolo testardo e controcorrente, ha sacrificato produttività ed omologazione del gusto al perseguimento costante della qualità e della tipicità, nella convinzione che i vitigni meridionali siano più adatti alle condizioni pedoclimatiche del Contado del Molise.



NUOVI VINI DA ANTICHI VITIGNI

La predisposizione a selezionare i cloni dei vitigni autoctoni meridionali, attraverso lo studio della loro adattabilità al terreno è all'origine di tutti i vini Di Majo Norante. Uve d'antichi vitigni quali Aglianico, Montepulciano, Sangiovese e Tintilia per la produzione dei vini rossi, Falanghina e Greco per la produzione dei bianchi; Moscato reale per il passito dolce. La sperimentazione con questi vitigni e i buoni risultati raggiunti hanno spinto l'azienda vinicola a perseverare nella scelta coraggiosa che le consente di produrre grandi vini che rispondono perfettamente alla complessità del gusto contemporaneo.



Il vino degustato : Molise Rosso Don Luigi

È ottenuto dalla selezione in purezza delle migliori uve di Montepulciano. È vinificato tradizionalmente con lungo contatto del mosto con le vinacce e maturato in piccole botti di rovere.

100% MONTEPULCIANO



Di colore rosso granato intenso con riflessi violacei, è un vino ricco, intenso, di grande armonia con perfetta fusione fra i sapori di frutta matura che evocano il sottobosco, la prugna, sentori di legno tostato e vaniglia.

Il vino rosso Don Luigi DOC della cantina Di Majo Norante si presenta con un colore rosso granato intenso e profondo con riflessi violacei. È un vino ricco, intenso, di grande struttura.

WINE-FOOD PAIRING

Si abbina alla perfezione con le carni rosse, la cacciagione, piatti della grande cucina mediterranea, formaggi più o meno stagionati, formaggi muffati e carni alla griglia. La temperatura di servizio è di 18° C in bicchiere tipo “Bordeaux”, avendo cura di stappare la bottiglia almeno un'ora prima.





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