giovedì 31 marzo 2022

LA BUONA NUTRIZIONE INIZIA DAL MATTINO

 


Una recente ricerca realizzata per conto di Kellogg da Nutrimi, il riferimento per i Professionisti della Nutrizione che organizza fin dal 2007 il “Forum annuale di Nutrizione Pratica, ha evidenziato alcune realtà inaspettate nei comportamenti e nelle opinioni alimentari degli Italiani, in tema di “prima colazione”.


Innanzi tutto, si è rilevato che le preferenze della maggior parte degli Italiani sono per una colazione fatta in casa, ogni giorno e senza fretta (69%), nella quale i cereali integrali, fonte di fibre, hanno un peso preponderante (78%) seguiti da yogurt (67%) e frutta fresca (66%).


E’ proprio il mix di questi 3 alimenti a comporre la colazione nutriente e bilanciata per eccellenza, anche se meno della metà degli interpellati riesce a fare ogni giorno una colazione così equilibrata.


Siamo quindi sulla buona strada verso la consapevolezza dell’equilibrio nutrizionale, anche se sarebbe necessario un maggiore impegno per realizzarlo.


Un altro aspetto interessante di questa ricerca è il concetto ben chiaro, sia tra i consumatori che fra i professionisti, dell’importanza di un’alimentazione nutriente e bilanciata, abbinata al movimento fisico, e all’adeguato riposo, ai fini di uno stile di vita orientato al benessere.


Tuttavia è proprio la difficoltà pratica a dedicarsi ad un’adeguata e regolare attività fisica il punto debole dichiarato da oltre il 60% degli interpellati, che dicono di volersi maggiormente impegnare in tal senso.


Anche per quanto riguarda l’assunzione di fibre, mentre come abbiamo visto la maggioranza dei consumatori e dei professionisti è consapevole della sua importanza, è ancora piuttosto modesta l’abitudine ad una corretta assunzione giornaliera, come testimoniamo i dati di assunzione rilevati dall’indagine.


Perciò sarà opportuna una maggiore stimolazione alla corretta applicazione degli schemi alimentari per un’alimentazione veramente olistica, cioè che miri ad ottenere un benessere e un equilibrio psico-fisico, scegliendo con coscienza gli alimenti che aiutano il corpo a produrre l’energia utile all’esistenza, senza squilibrare l’organismo e senza intossicarlo.


Kellogg Italia ha fatto tesoro di questa ricerca e si è impegnata per favorire l’abitudine ad una nutrizione olistica con la sua recente della campagna Coltiviamo la bontà”, tesa a favorire un'alimentazione bilanciata e sostenibile e uno stile di vita fisicamente attivo, sostenendo modalità di produzione e consumo sempre più rispettose del benessere del pianeta, e riconfermando l’impegno dell’Azienda ad essere sempre più vicina alle comunità e alle fasce più fragili della popolazione.


Gianluigi Pagano





martedì 15 marzo 2022

La Via dei Norcini - SAN Daniele: profumo e sapore

 



Il prosciutto crudo è forse il salume italiano più caratteristico ed è presente in quasi tutte le Regioni italiane, sia pure con prodotti molto diversi fra loro: alcuni più o meno salati, altri affumicati ecc.

La proprietà che senz’altro contraddistingue il Prosciutto di San Daniele è il gusto molto dolce ed il profumo soave, caratteristiche ben più importanti della presenza (per altro unica) dello zampino e la forma leggermente appiattita del prosciutto.

Ma come nascono queste preziose qualità? Certamente una delle condizioni più importanti è il microclima particolare di questa zona del Friuli-Venezia Giulia, formata da colline moreniche, con il fiume Tagliamento che lambisce la città di San Daniele e circondato a Nord dai rilievi alpini, cosicché le arie fresche ed asciutte provenienti dalle Alpi si incontrano con le brezze tiepide dell’Adriatico, ma decisive sono anche le tecniche di lavorazione, nate da un’esperienza millenaria, che risale ai Celti e proseguita anche al tempo dei Romani, come dimostra il cippo funerario di un Norcino, che riporta l’immagine inconfondibile del Prosciutto locale, col suo zampino ben evidente, che doveva essere anche motivo di orgoglio professionale per il defunto, assieme agli strumenti di lavoro del defunto.



Il Prosciutto di San Daniele viene prodotto unicamente con suini di di razza Large White, Duroc e Landrace, nati, allevati e macellati in Italia. I suini seguono una dieta positiva ricca di cereali nobili e siero di latte, provenienti da produzioni italiane.

Il processo di lavorazione segue il Disciplinare di Produzione, il quale prevede come prima fase il controllo di conformità della coscia a cui segue la rifilatura, per la rimozione delle parti superflue. Le cosce vengono poi divise per peso, in quanto nella successiva operazione di salagione debbono restare sotto sale per un periodo differente secondo il peso: come da tradizione un giorno sotto sale per chilo.

Dopo il tempo di salagione previsto, ciascuna coscia viene ripulita dal sale ed accuratamente massaggiata e sottoposta a pressatura (operazione che conferisce al salume la classica forma ”a chitarra”) per favorire la fuoriuscita dell’umidità e l’assorbimento del sale.

Dopo un periodo di riposo di circa 4 mesi la coscia viene lavata e spazzolata. Si procede poi alla “sugnatura” sigillando le cosce con un impasto di grasso di suino e farina, avviando così il periodo di stagionatura che dura almeno fino al 13esimo mese dall’inizio della lavorazione, ed avviene con metodi naturali in grandi saloni. E’ qui che il microclima speciale del territorio produce il miracolo: un salume dal sapore dolce e dal profumo unico! Al termine della stagionatura, superati tutti i controlli previsti dal disciplinare di produzione, ad ogni coscia conforme viene applicato il marchio a fuoco del Consorzio.


Gianluigi Pagano