domenica 26 aprile 2015

Milano si rispecchia nella Darsena


Dopo 18 mesi di lavori e quasi 20 milioni di euro i milanesi hanno di nuovo il loro porto in città. Il taglio del nastro davanti a centinaia di cittadini

di Redazione Milano Online

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Una «bellissima scommessa vinta». Poche parole, quelle usate dal sindaco Giuliano Pisapia, per raccontare la giornata di inaugurazione della nuova Darsena. Domenica 26 aprile nell’antico porto cittadino l’acqua è tornata a scorrere e a regalare uno scorcio che per decenni Milano aveva dimenticato. Dopo 18 mesi di lavori costati 20 milioni di euro, alle 10.30 Pisapia ha tagliato il nastro tricolore davanti a centinaia di persone e turisti incuriositi. La contestazione di un piccolo gruppo di residenti che ha mostrato uno striscione per denunciare l’eccessivo uso di cemento, il poco verde e soprattutto il muretto che circonda il bacino, non ha guastato la grande festa. Tante le famiglie con bambini che hanno deciso di partecipare all’evento che segna una sorta di anteprima dell’inaugurazione che venerdì Primo maggio vedrà Milano protagonista con Expo. Secondo i dati della polizia locale, tra le 10 e le 16, circa 50mila persone sono passate ad omaggiare la Darsena.

Musica, laboratori per bambini e gare di canottaggio
Il variegato programma, messo in piedi grazie alla collaborazione dei consigli di Zona 5 e 6, Duc Navigli, Navigli Lombardi Scarl, Fondazione Milano, Fondazione Triennale, Associazioni di categoria, le storiche Canottieri Olona, Milano e San Cristoforo, ha preso il via con il viaggio inaugurale del sindaco sul battello. I cittadini hanno poi assistito alla proiezione di cortometraggi della Civica Scuola di Cinema sul tema delle vie d’acqua, alla rappresentazione degli allievi della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi al vicolo Lavandai, al concerto di pianoforti in piazza XXIV maggio, a laboratori per bambini ed esposizioni artistiche. Tra gli eventi più attesi il suggestivo concerto a cura dell’Orchestra Verdi di Milano che si esibisce alle 19.30 all’Auditorium e il gran ballo presso l’Associazione Marinai d’Italia in viale Gorizia alle 20.30. 
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Una festa lunga un giorno per celebrare la «nuova Darsena»

Nuovo spazio da vivere e godere
Durante la cerimonia il sindaco e Giuseppe Sala, commissario unico per Expo, a bordo di una barca hanno tagliato il nastro teso al centro della Darsena. Il sindaco ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato al progetto e i cittadini «che hanno sopportato qualche disagio». Pisapia ha aggiunto: «Molti hanno parlato di una Darsena liberata, ma io credo sia giusto dire che è restituita alla città. Milano è sempre più bella, attraente, innovativa e inclusiva». Per Elisabetta Strada, Capogruppo Consiglio Comunale Milano Civica x Pisapia, si tratta semplicemente di un’opera «Meravigliosa. Non ci sono altre parole per descrivere la nuova Darsena. Un nuovo spazio da vivere e godere. Fisicamente e con gli occhi. Non sembra di essere neanche in città. Non vedi auto ma solo palazzi riflessi nell’acqua, papere, barche. Un lungo canale come quelli che abbiamo sempre invidiato alle grandi città sul mare o sui fiumi». Immediata la replica di Riccardo De Corato, Vice-Presidente del Consiglio comunale e Capogruppo di Fdi-An in Regione. «C’è poco da fare festa per la fine dei lavori sulla Darsena. Il resto della città è un immenso cantiere, a 5 giorni dall’inaugurazione di Expo 2015. C’è da piangere per Pisapia, non da festeggiare».
Un patrimonio restituito alla città
La Darsena «torna al suo splendore prima dell’avvio dell’Esposizione Universale perché sia ammirata e frequentata non solo dai milanesi, ma dai milioni di visitatori che verranno a Milano nei prossimi sei mesi. Riaprire questo luogo vuole dire riaprire una finestra che si era chiusa, e fare entrare aria, gioia, voglia di stare insieme», ha detto il primo cittadino. Un patrimonio restituito alla città con il contributo della società Expo: «è un regalo doveroso a questa città», una Milano «fatta di gente che lavora, che è capace di resistere alle situazioni difficili, che va avanti perché crede nelle cose che fa», ha ribadito il commissario unico dell’Esposizione Universale.

venerdì 24 aprile 2015

'La campagna nutre la città' al Complesso Monumentale della Chiesa Rossa a Milano, il 3 maggio - A Laboratorio Europa visita al Mercato Contadino di Mogliano Veneto e al Santuario di Bonisiolo



La speciale unità d'informazione del progetto Comunicare per Esistere 2015 (promosso dalla Associazione Internazionale Borghi Europei del Gusto e dalla Associazione l'Altratavola),interviene
a La Campagna nutre la Città,presso il Complesso Monumentale Chiesa Rossa, Via San Domenico Savio 3 a Milano,il 3 Maggio 2015 dalle 9.10 in poi
ingresso libero
Il Mercato Contadino de “la campagna nutre la città” è un viaggio all’interno del lavoro agricolo e un’occasione per comprare prodotti bio, parlando direttamente con coloro che li coltivano e raccolgono.

Contemporaneamente nel Veneto, a Laboratorio Europa (lo speciale contenitore d'informazione che riprende i temi affrontati dalla rete dei borghi europei del gusto ad Expo 2015), si realizza una visita al Mercato Contadino di Mogliano Veneto e , per i Percorsi della Fede, al Santuario della Madonna delle Grazie a Bonisiolo.



Il complesso  monumentale Cascine Chiesa Rossa comprende attualmente cinque edifici: la Chiesa, la Canonica, il Portico, l’ex Stalla ora Biblioteca e l’ex Abitazione, oltre a un vasto parco pubblico. La Chiesa, costituita da una navata unica, con un’abside coperta da catino, è l’edificio più antico del complesso monumentale e si presenta come  all’epoca dell’ultimo progetto realizzato all’incirca nella seconda metà del XII secolo. L’edificio si trova al di sotto del piano stradale di m 3.00, situazione determinata dalla costruzione del Naviglio Pavese nel 1365 e soprattutto dal suo ampliamento nel 1783. A questo seguì la divisione della Chiesa in due piani e la formazione di un accesso porticato, che dalla via Chiesa Rossa immetteva nell’edificio dal fondo della parete di nord-ovest. Nel 1960 il Comune di Milano acquistò il complesso Cascine Chiesa Rossa e nel 1966 avviò importanti lavori di restauro, che comportarono l’eliminazione di tutti gli interventi ottocenteschi, la sigillatura degli affreschi ancora presenti e il ripristino di quello che doveva essere l’aspetto della Chiesa nel XII secolo. Il restauro però non venne completato, la chiesa e gli edifici a suo contorno, rimasero del tutto inutilizzati per oltre venti anni durante i quali non fu possibile  fermare il lento e incessante degrado.
L’ultimo intervento si è orientato verso il completamento dei lavori avviati nel 1966 e ha permesso l’insediamento di una piccola comunità religiosa e la riapertura al pubblico dell’importante monumento (testo a cura di Francesca Romana Galli).

La rete dei Borghi Europei del Gusto a Casa Abruzzo a Brera/2 maggio - A Laboratorio Europa. in Veneto, le tipicità dell'Abruzzo



La speciale unità d'informazione del progetto 'Comunicare per Esistere 2015' (promosso dall'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e dall'Associazione l'Altratavola),
interviene nel quadro delle iniziative di Expo 2015, alla inaugurazione di Casa Abruzzo, il giorno 2 maggio.
"Casa Abruzzo" è uno spazio di 1.500 metri quadrati disposti su due piani, in via dei Fiori Chiari, nel cuore di Brera.Uno spazio in cui in cui per sei mesi le aziende enoalimentari potranno esporre le ricchezze della regione.
All’Abruzzo sarà destinato anche uno spazio di 300 metri quadrati all’interno del Padiglione Italia, e gli sarà dedicata una “settimana di protagonismo” dal 3 al 9 luglio. L’attenzione si concentrerà particolarmente sul rapporto tra l’uomo e la natura, il paesaggio culturale abruzzese e il cibo.L’Abruzzo dirigerà inoltre due dei 14 progetti tematici affidati alle regioni: uno dedicato all’Appennino Parco d’Europa e l’altro alla qualità della vita.


A Laboratorio Europa (lo speciale contenitore d'informazione che la rete dei borghi europei del gusto tiene contemporaneamente in Veneto, riprendendo quotidianamente
i temi sviluppati dalla unità di informazione della rete ad Expo 2015 ), sono di scena i prodotti tipici dell'Abruzzo.

Brera è un quartiere di Milano dove fin dal XIX secolo era meta degli artisti che gravitavano attorno all’Accademia di Belle Arti. Fino al secondo dopoguerra era chiamata ai meneghini doc la Contrada de’ Tett per la presenza nella zona di meretrici e case chiuse.
Oggi Brera è un quartiere famoso per lo stile e per i negozi di antiquariato e il famoso mercatino di ogni terza domenica del mese in via Fiori Chiari.
Nel quartiere ha sede l'Accademia di belle arti di Brera, il Mercatino di Brera e la Pinacoteca di Brera.
L'Accademia di Belle Arti di Brera, conosciuta come Accademia di Brera, è un ateneo pubblico con sede in via Brera 28 a Milano. Secondo l'attuale offerta formativa (MIUR) l’Accademia di Brera è compresa nel comparto universitario, nel settore dell'Alta Formazione Artistica e Musicale e rilascia diplomi accademici di 1° livello (equipollenti alla laurea) e di 2° livello (equipollenti alla laurea magistrale).

Il mercatino di Brera è formato da una settantina di banchetti che vengono dislocati tra Via Fiori Chiari, Via Madonnina e Via Formentini. Il mercatino è davvero particolare e affascinante.

La Pinacoteca di Brera, situata nel famoso e caratteristico quartiere di Milano, ha sede al primo piano del Palazzo Brera del XVII sec e raccoglie in 38 sale capolavori di artisti italiani dal XIV al XIX secolo e di alcuni dei più grandi artisti stranieri. Tra gli artisti più famosi Piero della Francesca, Mantenga, Raffaello, Bramante, Caravaggio, Tintoretto, Bellini, Bronzino. Nel cortile d'ingresso si può vedere l’opera del Canova che rappresenta l’effige di Napoleone.

domenica 19 aprile 2015

Il Sistema dei Navigli per Expo : i Percorsi di Leonardo /1° maggio




La speciale unità di informazione del progetto 'Comunicare per esistere 2015' (promosso dalla Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del gusto e dalla Associazione l'Altratavola),interviene il 1° maggio alla Darsena di Milano per l'installazione di un promo point
sul tema ' Il sistema dei Navigli per Expo : i Percorsi di Leonardo', a cura di Navigli Lombardi Scarl.
Sono 5 i Navigli lombardi: Bereguardo, Grande, Martesana, Paderno e Pavese. Si tratta dei più antichi canali artificiali d'Europa. Costruiti a partire dal XII secolo permettevano di collegare Milano con il Lago Maggiore (attraverso il fiume Ticino), con il lago di Como (attraverso il fiume Adda) e con la città di Pavia e il fiume Po. Erano importanti vie d'acqua per il trasporto e per l'irrigazione dei campi. Lungo questi canali si è sviluppato, nei secoli, un grande tesoro rappresentato da nobili residenze estive, mulini, castelli, abbazie, paesaggi rurali e naturali bellissimi.
Il Sistema Navigli non è stato progettato solo per il trasporto di merci e persone, ma anche per l'irrigazione. Ancora oggi gli agricoltori traggono l'acqua per le loro coltivazioni dalle bocche che furono oggetto di studio di Leonardo. Su questa quasi millenaria storia agricola si è sviluppata una cultura gastronomica, legata alla stagionalità e all’eccellenza delle produzioni locali.
Navigli Lombardi sta lavorando per ricostruire i Percorsi di Leonardo nel territorio del Sistema Navigli, per riscoprire il fascino della storia e dell’arte, ma anche delle opere dell’ingegno, che impregnano quel territorio e le zone circostanti nelle quali Leonardo visse e lavorò. Il tratto di percorso proposto nell’estate 2013 riguarda solo alcuni dei siti leonardeschi milanesi e un tratto del Naviglio Martesana, ma dal 2014 è disponibile il percorso completo, da compiersi anche con tratti di navigazione sui Navigli e su piste ciclabili.
La prima parte dei Percorsi di Leonardo è stata realizzata con la collaborazione di PADIGLIONE ITALIA Expo 2015, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Regione Lombardia, Comune di Milano, Comune di Vaprio d’Adda e Parco Adda Nord con il suo Ecomuseo di Leonardo.

La Conca dell’Incoronata : sede di iniziative nel corso di Expo 2015

La Conca dell’Incoronata, il nome della quale è dovuto alla vicina omonima chiesa del XIV secolo, è sita in fondo a Via San Marco all’interno dei bastioni dopo il cosiddetto “Tombun de San Marc”. Successivamente fu detta, insieme al ponte retrostante, anche “Conca delle Gabelle” perché in quel punto d’ingresso in Milano si esigeva il pagamento delle gabelle, cioè delle tasse indirette sugli scambi e consumi di merci e il trasporto delle persone. La Conca dell’Incoronata è riconosciuta come opera monumentale con vincolo n. 553 del 17 Luglio 1967 in quanto unico resto del Naviglio Martesana nel centro storico milanese, caratterizzato dalla sopravvivenza dell’ultimo ponte antico sul Naviglio, dell’ultima chiusa e dalla garitta, resti di originali attrezzature addette alla navigazione. La Conca dell’Incoronata oggi si presenta senz’acqua, con i portoni di legno fatiscenti (ancorchè restaurati nel 1996) ma identici a quelli disegnati da Leonardo da Vinci e oggi visibili nel Codice Atlantico (f. 240 r-c) conservato nella Biblioteca Ambrosiana di Milano, e con il ponte in ceppo d’Adda e la garitta in mattoni. Attualmente sono in corso i lavori di restauro diretti da Navigli Lombardi scarl che porteranno alla manutenzione delle porte vinciane della Chiusa e alla valorizzazione della Conca.

Navigli Lombardi : la mission
Navigli Lombardi è una società che persegue la promozione e la valorizzazione culturale e turistica del Sistema Navigli, cioè della rete degli storici Naviglio Grande, Naviglio Martesana, Naviglio di Paderno, Naviglio Pavese e Naviglio di Bereguardo, del territorio da essi lambito e della loro geo-comunità. I Soci fondatori sono Regione Lombardia, le Province, i Comuni e le Camere di Commercio di Milano e Pavia, il Consorzio di Bonifica Est Ticino-Villoresi. Ad essi si son aggiunti 40 dei 49 comuni rivieraschi.

Navigli Lombardi opera per:

- valorizzare il patrimonio culturale materiale ed immateriale;
- promuovere il turismo anche attraverso servizi di navigazione interna;
- realizzare eventi con il coinvolgimento delle comunità locali in partnership pubblico-private;
- avviare progetti di sviluppo territoriale attraverso partnership pubblico private;

- creare occasioni per il tempo libero, lo sport ed il benessere anche attivando finanziamenti da fondi, europei , statali e regionali.

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domenica 5 aprile 2015

L'Austria e il percorso di informazione di 'Comunicare per Esistere 2015' – L'incontro a Laboratorio Europa

 


Con la presentazione della Carinzia a Laboratorio Europa a Susegana, l'Associazione Culturale
Italia-Austria ha completato un ciclo di incontri realizzati nel quadro di 'Comunicare per Esistere 2015', in collaborazione con la rete dei borghi europei del Gusto.
Si parte dall'Antico Festival della Cucina Trevigiana, con la presentazione delle carni austriache
e l'intervento dell'ing. Bernahrd Dolzer direttore di Kaerntnerfleish e del Presidente degli allevatori cainziani, per poi proseguire a Casale sul Sile, con la presentazione del bacino del Danubio e la partecipazione all'incontro di Altino delle terre romane e bizantine ( il racconto dei siti archeologici in Austria).
Sempre a Casale sul Sile vi è stato l'intervento dell'Ufficio Turistico di Sillian (Tirolo Orientale), al fine di presentare le eccellenze paesaggistiche e culturali di quel territorio. Dopo un viaggio della redazione della trasmissione multimediale 'L'Italia del gusto' a Sillian e Lienz, l'intervento a Laboratorio Europa a Susegana, con la presentazione della Carinzia e la degustazione dei wurstel austriaci. In questo contesto Brigitta Reichel ha illustrato il progetto di itinerario culturale 'Strade e borghi europei dell'Organo'.
In attesa degli incontri che avranno come tema i vini della Bassa Austria (Eurovinum, Il Paesaggio della Vite e del Vino), i giornalisti e i comunicatori di Laboratorio Europa si apprestano a visitare
l'Alta Austria.

L'Austria all'Expo 2015
Non un padiglione nel senso comune, ma una fitta foresta naturale - questo è il contributo dell'Austria a Expo Milano 2015. Il respiro diventa per breathe.austria esperienza sensoriale, un modo per rendere l’aria, mezzo di sostentamento primario, qualcosa di realmente percepibile. La purezza dell'aria, così come le foreste naturali sono due peculiarità dell’Austria che sottolineano la validità del concetto. Il padiglione verrà vissuto principalmente come luogo di incontro e intrattenimento. Oltre alle proiezioni multimediali e grafiche, uno scenario boschivo inviterà ad approfondire i rapporti già tradizionalmente buoni tra i due vicini, Italia e Austria.

L'Austria sarà presente a Expo Milano 2015 con un concetto audace: breathe.Austria. Contesto unico in cui edifici e ambiente sono perfettamente integrati, segno tangibile del rapporto sostenibile tra vita urbana e natura.
Il concetto breathe.austria, energeticamente autosufficiente, si focalizza sul mezzo primario di sostentamento: l'aria. L'intera area espositiva di 560 mq sarà allestita con fitta piantumazione. "Utilizziamo il potenziale d’identificazione dell’alta qualità dell'aria e della vita in Austria per dare ampio risalto alle competenze tecniche ed ecologiche del nostro paese. Sulla base dello slogan ‘Energia per la vita’ realizziamo un padiglione di ampio respiro, con l’atmosfera di una fitta foresta”