sabato 27 gennaio 2024

L'Ecomuseo Terra del Castelmagno e le iniziative di Borghi d'Europa - La collaborazione con il Parlamento europeo e la sua community insieme-per eu.

 


 





Together.eu


In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.


insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.



Borghi d'Europa collabora da anni con l'Ecomuseo Terra del Castelmagno e l'Associazione Cevitou.

L'inserimento delle 'terre alte' della Val Grana nel progetto di collaborazione con il Parlamento Europeo è dunque il logico completamento di un percorso virtuoso.


I comuni dell'Unione Montana Valle Grana (I Comuni. Cervasca · Bernezzo · Caraglio · Valgrana · Montemale · Monterosso Grana · Pradleves · Castelmagno ), vengono inseriti nel viaggio del buon e bello vivere che Borghi d'Europa realizza grazie agli scambi culturali della rete internazionale di

informazione. 

martedì 23 gennaio 2024

Borghi d'Europa e le iniziative in collaborazione con il Parlamento Europeo – Il progetto Eurosostenibilità sostenuto da Konsum srl di Cornuda – La storia


In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.


insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.




Konsum srl di Cornuda (TV), partecipa da alcuni anni come partner di informazione al progetto Eurosostenibilità, promosso dalla rete di informazione Borghi d'Europa nel quadro de L'Europa delle scienze e della cultura, iniziativa Patrocinata dalla IAI – Iniziativa Adriatico Ionica (Forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica).


"Sono sostanzialmente due i temi che abbiamo affrontato - ci raccontano gli amministratori dell'Azienda- : i temi della sostenibilità 'dentro' le aziende e i temi della sostenibilità lungo la nostra filiera". "La definizione di azienda sostenibile -commenta Valentino de Faveri, amministratore di Konsum srl- può essere espressa come l'impegno di un'impresa verso un modello di business responsabile, il cui scopo è quello di garantire uno sviluppo sostenibile fortemente attento alla salute del pianeta e al benessere sociale ed economico delle persone".



Konsum srl ha la propria sede nel Comune di Cornuda.


La storia




La civiltà è qui comparsa già in epoca preistorica, come testimonia la grande quantità di materiale litico che affiora un po' ovunque e i reperti rinvenuti nella valle di San Lorenzo. Durante l'edificazione della "Filanda Serena", nel 1881, furono inoltre individuati i resti di un presunto insediamento paleoveneto e romano.


Cornuda si sviluppò nel corso delle invasioni barbariche, accogliendo i profughi dei villaggi vicini che cercavano una posizione più protetta dagli attacchi. Prova della sua importanza fu l'edificazione di una pieve, sede di uno dei quattro arcipretati in cui si divideva la diocesi di Treviso dalla fine dell'VIII secolo. Di quest'epoca è un documento che riporta per la prima volta il nome Cornuta: ricorda i debiti contratti dagli abitanti con il monastero di Casier.


Di quest'epoca è pure la costruzione della Rocca, mentre più tardo è il castello di Colle. I fortilizi, feudi del vescovo di Treviso, furono distrutti durante il tormentato periodo ezzeliniano.


Solo sul finire del Trecento cominciò una maggiore stabilità dovuta alla conquista della Serenissima. Come per tutto l'entroterra veneto, anche a Cornuda l'economia agricola dipese dalle famiglie patrizie veneziane. Di questo periodo sono alcune ville.


Alla caduta della Serenissima seguì un periodo turbolento in cui si avvicendarono le amministrazioni francesi e austriache. Passata definitivamente sotto il Regno Lombardo-Veneto, nel 1848 Cornuda fece da scenario a una battaglia del Risorgimento italiano, con la vittoria dell'esercito austriaco sulle truppe pontificie appoggiate da numerosi volontari. Tuttavia, il periodo asburgico è noto anche per la realizzazione di alcune opere che portarono prosperità economica; ad esempio, fu potenziato il sistema ferroviario, rendendo Cornuda uno snodo fondamentale per i collegamenti tra la pianura e la pedemontana.


venerdì 19 gennaio 2024

La Montagna dell'Informazione - IL TARTUFO NERO PREGIATO DI MONTEMALE da Ecomuseo Terra del Castelmagno




L’Ecomuseo Terra del Castelmagno, in collaborazione con la Pro Loco di Montemale, l’Associazione Tartuficoltori e la Trattoria del Castello propongono un evento per scoprire e assaggiare il tartufo nero pregiato 

Domenica 28 gennaio 2023, alle ore 10.00, il ritrovo è presso la Trattoria del Castello di Montemale, in Via Roma n. 15. Durante la mattinata è prevista una passeggiata nelle tartufaie di Montemale, dove i partecipanti potranno sperimentare, in prima persona, l’attività di ricerca del tartufo nero pregiato, sapientemente guidati dall'associazione Tartuficoltori di Montemale.

Alle 13.00 è previsto il ritorno alla Trattoria del Castello, dove sarà possibile pranzare con un menu a base di prodotti del territorio e degustare un piatto a base di tartufo. 

Il pranzo ha un costo di 30€ a persona (paté di fegato di coniglio con salsa al tartufo, tartufo all’uovo in crosta con spinaci e nostrale, risotto radicchio, zucca e salsiccia e dolce, acqua; bevande escluse), menù bimbi a 15€.

Escursione guidata ha un costo di € 5, gratuito per i bambini sotto i 10 anni. Necessarie scarpe da ginnastica o da trekking.

La prenotazione è obbligatoria entro giovedì 25 gennaio contattando il +39 329 4286890, o scrivendo a: expa.terradelcastelmagno@gmail.com.

Per chi lo desidera alle 18, presso la cappella del cimitero ci sarà un momento di condivisione con il gruppo corale Voci per Aria ed i partecipanti alla terza edizione del workshop di coralità e circlesinging Voci d'Inverno, l’ingresso è libero.


Per maggiori informazioni: 

http://www.ecomuseidelgusto.it/ o http://www.terradelcastelmagno.it/

mercoledì 17 gennaio 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione con il Parlamento europeo e la sua community: “insieme-per.eu” - SANTO STEFANO DEL SOLE: BELLEZZA E BONTA’

 

 


In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.


Ci troviamo in una valle incredibile, non solo per la bellezza e per gli splendidi prodotti di cui vi parlerò, ma anche per i nomi curiosi ed evocativi. Già il nome “Santo Stefano del Sole” non scherza: Stefano si spiega perché il Santo era particolarmente venerato in Irpinia, tanto che nella vicina Nusco la cattedrale è dedicata a Santo Stefano; quanto al Sole, la ragione si può capire solo venendo qui: infatti verso il tramonto tutta la valle è ormai all’ombra, ma Santo Stefano è ancora illuminata dagli ultimi raggi del sole.

Il sole di sera a Santo Stefano



Il fiume locale poi si chiama Sabato, nome che non ha nulla a che fare con il calendario, ma risale al nome dal popolo dei Sabini (da Sabus – tribù dei Sanniti), gli antichi abitanti della zona, come testimoniato dal rinvenimento, presso la vicina località di Castelluccio, di reperti archeologici di epoca sannitica, quali: anfore, ampolle e lacrimatoi, oggi custoditi presso il Museo Irpino di Avellino.

Dunque, come promesso, cercherò di descrivere questo meraviglioso panorama offerto da Santo Stefano del Sole, nella valle del fiume Sabato a poco più di 500 m. di altitudine, ai piedi del Monte Faggeto (1146 metri – Parco Regionale dei Monti Picentini), tra montagne con castagni, faggi e abeti bianchi.

Nel territorio sgorga la sorgente Urciuoli, le cui acque provengono in parte dal vicino lago invernale detto Dragone e, attraverso una voragine, detta Bocca del Dragone, si infiltrano lentamente nel suolo riemergendo a valle per rifornire l’acquedotto di Napoli.

Certo la visone del panorama è l’aspetto che più attrae, ma anche la visita al paese riserva interessanti sorprese: dalla piazza principale, chiamata non a caso “Piazza del Sole”, in cui si trova la Chiesa Madre, cioè la Chiesa di Santo Stefano, risalente al Seicento, con la sua bella scala di pietra irpina bianca, nonché la Chiesa dell'Immacolata Concezione; al vicino il Palazzo Baronale dai primi del ‘900, sede del Municipio di Santo Stefano del Sole. 



Piazza del Sole


Una degli aspetti indimenticabili di questa zona è senz’altro quello gastronomico, grazie ai meravigliosi prodotti dell’agricoltura locale. Cito solo i più noti: Ciliegia, utilizzata anche per la preparazione di varie ricette tipiche, come il “Risotto alla ciliegia” o la “Torta al cioccolato e ciliegie”Melannurca Campana IGP - La "regina delle Mele", con aroma caratteristico e profumo finissimo; Caciocavallo Silano DOP - Formaggio semiduro, a pasta filata, e, dulcis in fundo, l’ottimo Fiano di Avellino DOCG, un pregiato vino bianco che accompagna ottimamente tutti i piatti della gustosa cucina locale.

Dunque una gioia per gli occhi, non meno che per il palato!

Gianluigi Pagano 

martedì 16 gennaio 2024

La collaborazione con il Parlamento europeo e la sua community: “insieme-per.eu” - L’Enoteca Regionale di Dozza e le iniziative di Borghi d'Europa

 




In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community “insieme-per.eu” Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

Insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.


In Emilia-Romagna abbiamo scelto di iniziare con Dozza in provincia di Bologna, prestigiosa sede dell’Enoteca Regionale.


Dozza è un meraviglioso Borgo, posto sui primi rilievi degli Appennini, ad una trentina di Km da Bologna e 6 da Imola. Entrando nel paese dalla porta principale, subito seguita da un’altra più interna, forse in antico collegata da un ponte, appare la caratteristica più inaspettata di questo Borgo medievale perfettamente ben conservato: le pitture murali, oggetto di un particolare amore fin dagli anni ’60 del secolo scorso, tanto che vi fu creata una manifestazione Biennale del Muro Dipinto in cui, a settembre degli anni dispari (quindi quest’anno!), avviene la premiazione fra gli artisti invitati a decorare quell’anno i muri del Borgo.

I Murales di Dozza



Continuando a percorrere la via principale si possono ammirare tutte le pitture che i più famosi artisti, italiani e non solo, hanno creato per questa fantastica manifestazione. Al termine della via, si giunge alla magnifica Rocca Sforzesca, costruita intorno al 1250 per volontà del Comune di Bologna ed in seguito, modificata e ampliata, fino a raggiungere l’attuale aspetto, soprattutto ad opera della Contessa Caterina Sforza.

All'interno della Torre Maggiore c'è un pozzo a rasoio in cui, secondo la leggenda, Caterina, nota per il suo carattere forte e vendicativo, soleva gettare i suoi nemici, non senza dopo pregare nell'attigua Cappella della Madonna Immacolata! 



La Rocca Sforzesca (Ph. Paolo Barone)


Nella Rocca si possono visitare le dieci sale al piano nobile, che hanno conservato l'aspetto rinascimentale; inoltre: la sala delle armi, le prigioni (con strumenti di tortura) ed il caratteristico pozzo a rasoio.

Ma per quanto ci riguarda, la cosa più importante è che, nei sotterranei, vi è la sede dell’Enoteca Regionale, vera ambasciatrice in tutto il mondo del vino Emiliano-Romagnolo, con oltre 200 Associati tra produttori di vino, aceto balsamico e distillati, enti pubblici, consorzi di tutela ecc.

Qui è possibile è possibile trovare e acquistare più di 1000 etichette di oltre 200 produttori della regione, assieme ad altri prodotti, vanto dell’Emilia-Romagna, come l’Olio Extravergine d’Oliva di Brisighella e Colline di Romagna e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia e Modena.

Ma, quel che è per noi più importante, qui è possibile degustare tutti i meravigliosi vini della Regione: dal favoloso Gutturnio piacentino, alla raffinata Malvasia di Parma, all’allegro Lambrusco di Reggio e Modena, allo squisito Pignoletto bolognese, al generoso Sangiovese Romagnolo, per citare solo i più noti.


Ecco dunque una breve presentazione di questo meraviglioso Borgo, il cui ricordo mi rimane negli occhi e nel cuore, non meno che nel palato!


Gianluigi Pagano

L' Ecomuseo delle Acque del Gemonese e le iniziative di Borghi d’Europa – La collaborazione con il Parlamento europeo e la sua community insieme-per.eu

 





JAN

In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d’Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d’Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l’avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.

In Friuli Venezia Giulia Borghi d’Europa ha sempre sviluppato le proprie iniziative collaborando con L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese.

L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese è un museo diffuso e partecipativo che punta a conservare, comunicare e rinnovare l’identità culturale di una comunità. Consiste in un progetto integrato, a carattere interdisciplinare, di tutela e valorizzazione di un territorio geograficamente omogeneo, connotato da peculiarità storiche, culturali, linguistiche, paesaggistiche e ambientali.L’ambito territoriale di riferimento è il Campo di Osoppo-Gemona (comuni di Gemona del Friuli, Artegna, Buja, Majano, Montenars e Osoppo), una pianura alluvionale posta al centro del Friuli, dove l’Ecomuseo opera con l’obiettivo di coniugare le iniziative di salvaguardia della natura con quelle di interpretazione e conservazione del patrimonio culturale, preservando la memoria collettiva e storica dei luoghi e promuovendo uno sviluppo sostenibile che vada incontro alle esigenze della popolazione.

Nel 2006 l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese è riconosciuto di interesse regionale ai sensi della L.R. 10 del 20 giugno 2006 “Istituzione degli Ecomusei del Friuli Venezia Giulia”. Dal 2007 si dota di un Comitato Tecnico Scientifico ed elabora, come indicato dalla legge regionale, un Piano pluriennale di interventi che mira al consolidamento delle attività e alla formulazione di proposte per la catalogazione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale diffuso sul territorio dei sei comuni aderenti al progetto.

Ecomuseo delle Acque del Gemonesepiazza Municipio 5 – Centro Storico33013 Gemona del Friuli (Udine)tel +39 338 7187227 | info@ecomuseodelleacque.it