lunedì 30 maggio 2022

Il club sandwick della Caffetteria Goppion valorizza la Bresaola del Salumificio Da Pian

 

Il club sandwick della Caffetteria Goppion valorizza la Bresaola del Salumificio Da Pian

 






Il viaggio del gusto dei giornalisti e dei comunicatori di Borghi d'Europa ha incontrato nel percorso La Via dei Norcini, le tradizioni del Salumificio Da Pian di Silea.

Il salumificio rivendica, a buona ragione, di essere l'erede naturale dei luganegheri veneziani.



L'Arte dei luganegheri radunava i salsicciai, i lardaroli, i pizzicagnoli e i preparatori e venditori di minestre. Potevano iscriversi all’Arte sia i veneziani che i sudditi (costoro suddivisi in tre "Nazioni": Bergamaschi, Chiavennaschi e Svizzeri) bastando che avessero avuto dimora a Venezia per 15 anni e bottega propria. Nel 1773 i luganegheri contavano: 175 capimastri, 70 garzoni, 178 lavoranti; 53 botteghe, 22 "posti chiusi" e 175 "inviamenti".


“ Nella capacità di unire tradizione e innovazione – commenta Renzo Lupatin,giornalista e presidente di Borghi d'Europa-, stà il successo produttivo e commerciale del Salumificio Da Pian.


Basti pensare che la famiglia propone i propri salumi dal 1868.”


La conoscenza de La Via dei Norcini è avvenuta grazie all'incontro con la Caffetteria Goppion di Vittorio Veneto, che ha proposto una serie di appuntamenti per degustare le invenzioni nel settore dello snack.


“Il club sandwich è un tramezzino abbondante e ricco che nasce negli Stati Uniti alla fine dell'800. Comparve sulla tavola da gioco del Saratoga Club house di New York, un circolo riservato a soli uomini, e divenne in breve tempo così famoso che fece il giro del mondo. E se in Inghilterra esisteva già da tempi il semplice sandwich, questa versione multistrato spodestò la ricetta originale conquistando anche i palati più esigenti.”


“ Normalmente i giornalisti del settore gastronomico tendono talvolta a sottovalutare queste proposte. Sinceramente a torto : se è vero che nel settore vengono per lo più utilizzati prodotti

industriali di bassa qualità, vi sono delle eccezioni 'eccezionali'. Quello che abbiamo assaggiato

alla Caffetteria Goppion di Vittorio Veneto è una interpretazione d'eccellenza dei prodotti

dell'orto, con i salumi di Da Pian”.


In particolare è stata apprezzata la bresaola.


“Tra i prodotti di carne salata – raccontano Maura e Luciano-, la bresaola rientra nella categoria di salumi crudi non affumicati. Originaria della Valchiavenna (brisaola) si consuma affettata, come antipasto o come secondo. La bresaola Da Pian viene prodotta da GIRELLO DI BOVINO LIMOUSINE FRANCESE, che viene semplicemente salata e stagionata in modo naturale.


venerdì 20 maggio 2022

Qualità Vo Cercando : Giovanni Coppiello, la Storia nelle storie


 






Quando si parla di Giovanni Coppiello si parla di una lunga storia fatta di passione e ragione.


Passione per il proprio lavoro. Passione per selezionare i tagli migliori di carne equina 

scegliendo personalmente quelli di prima scelta di puledro o di cavallo adulto. È la ricerca 

costante della qualità e della genuinità che rende così buoni i suoi prodotti da farne innamorare 

coloro che li assaggiano.”


Giovanni Coppiello nasce nel 1939 e dopo disparate attività lavo-rative praticate in gio-vane età, 

avvia una piccola macelleria equina.

Tra il 1993 e il 1996 avvengono due grandi trasformazioni: da pic-cola macelleria si trasforma in 

azienda specializzata nella produzione di carni equine.

Coppiello diventa un'importante azienda industriale con moderni e innovativi impianti di 

asciugamento.


L’ultimo e il più importante ampliamento è un investimento in 3.600 metri quadri di locali adibiti alle 

lavorazioni e al confezionamento dei prodotti, conseguendo la certificazione per lo standard IFS 

(International Food Standard).

Nel 2020 Coppiello diventa macelleria gourmet e viene registrato il marchio PADUELLO: l'impasto 

macinato, sano e genuino, come lo facevano le nonne. Rappresenta l’ingrediente principale di molti 

 prodotti che trovate nella macelleria Coppiello.


Ma se questo è il percorso storico, ancor di più si può raccontare del percorso comunicativo e 

qualitativo.



Luigi Veronelli incontra Giovanni Coppiello


Nel 1989 il giornalista padovano Renzo Lupatin organizza l'intervento dell'enogastronomo, scrittore e 

giornalista Luigi Veronelli a Padova.

Le giornate di informazione vengono denominate “Padova in cucina” e vengono realizzate in 

collaborazione e sotto il patrocinio del Comune di Padova.

Due i momenti da ricordare: l'incontro a convivio a Busa di Vigonza, al Ristorante Il Tunnel, con un 

menù interamente interpretato con le carni di Giovanni Coppiello e l'appuntamento al Ristorante 

Antico Brolo e la nascita della Associazione L'Altra-tavola.

In quella occasione Coppiello realizza con il supporto del giornalista enogastronomo Bruno Sanga 

(coordinatore editoriale di tutte le iniziative di Luigi Veronelli), un prezioso ricettario sulle carni 

equine.


La rivista l'Etichetta, diretta da Luigi Veronelli, dedica all'evento un importante inserto, “Padova in 

Cucina”.



La campagna di informazione de L'Altratavola

Nel 2012 l'Associazione L'Altratavola, nel quadro del progetto europeo “Fuori dal Coro!”, promuove 

una campagna di informazione sulla carne equina, in collaborazione con l'azienda di Giovanni 

Coppiello di Vigonza.

Cuochi, ristoratori e macellai creeranno un vero e proprio ricettario inedito, che viene pubblicato e 

diffuso tramite riviste nazionali del settore enogastronomico. La trasmissione televisiva l'Italia del 

gusto ha dedicato due puntate alle video ricette.




Coppiello a sostegno delle iniziative europee per il proprio territorio

Nel dicembre del 2016 il Comune di Forlì e la presidenza dell’associazione della Rotta Culturale 

Europea Atrium erano stati tra gli invitati dalla Rete dei Borghi Europei del Gusto alle giornate 

 d’informazione di Borghi d’Europa. Oltre a Forlì, tra le istituzioni romagnole invitate, vi fu anche il 

Comune di Predappio. Tra le proposte emerse nella Rete dei Borghi Europei del Gusto, vi è stata 

quella del Veneto, che ha suggerito quale nuovo socio di Atrium (Itinerario culturale ATRIUM - 

 Architettura dei regimi totalitari del XX secolo in Europa), il Comune di Vigonza, con il borgo rurale 

progettato dall’architetto Quirino De Giorgio, uno dei massimi esponenti del movimento futurista.


In questa occasione i momenti di convivialità hanno valorizzato le eccellenze di casa Coppiello, che ha 

ha partecipato anche e soprattutto a sostegno della candidatura internazionale del territorio in cui vive e 

lavora.



Coppiello e la sostenibilità: il progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura – Un grande 

riconoscimento

Trieste era stata scelta per l’organizzazione di ESOF 2020, la più rilevante manifestazione europea 

focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica.

La manifestazione si era svolta a Trieste dal 2 al 6 settembre. La candidatura era stata proposta dalla 

Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze.

ESOF (EuroScience Open Forum) è un marchio di EuroScience, Your Voice on Research in Europe, 

Associazione non-profit tra ricercatori. L’ESOF si tiene ogni 2 anni: Trieste segue Stoccolma (2004), 

Monaco di Baviera (2006), Barcellona (2008), Torino (2010), Dublino (2012), Copenaghen (2014), 

Manchester (2016) e Tolosa (2018).

La rete internazionale Borghi d'Europa, nel quadro del progetto “L'Europa delle Scienze e della 

Cultura”, patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo 

per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), aveva proposto un percorso 

informativo sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare.

I Paesi inclusi nel progetto erano: Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Svizzera, Montenegro, Albania, 

Bosnia Erzegovina, Grecia, Serbia e San Marino.

Le Regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Campania, 

Marche, Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Con Ufficio Stampa: a Milano


In particolare Borghi d'Europa aveva sviluppato i temi della sostenibilità nella filiera agroalimen-tare. 

Per il settore delle carni equine l'unica azienda partner d'informazione è stata l'azienda Coppiello, con 

un intervento nella sede del Porto Vecchio di Trieste, all'incontro con la stampa internazionale.

Una occasione che ha vieppiù confermato la sua vocazione ai progetti culturali e l'impegno per una 

informazione onesta e veritiera nei confronti dei consumatori.



Renzo Lupatin











sabato 14 maggio 2022

Eurosostenibilità – La valutazione dei criteri ESG nella finanza etica e sostenibile – L'impegno di Laura Panizutti, consulente finanziaria e patrimoniale


 






l progetto Eurosostenibilità affronta nel 2022 i temi della sostenibilità nel mondo della finanza.

Partner di informazione di Borghi d'Europa in questo viaggio è la consulente finanziaria e patrimoniale Laura Panizutti di Conegliano.


Intervenendo ad un incontro di informazione del progetto Eurosostenibilità nella Pedemontana del Grappa,Laura Panizutti ha affrontato i temi della 'Valutzione dei crirei ESG'.

"I criteri ESG descrivono un’azienda secondo parametri non finanziari, valorizzandone la portata sociale e ambientale. Un’impresa non è solo di manager e azionisti ma fa parte di una comunità e di un territorio. Essere sostenibile è un investimento che crea un circolo virtuoso tra crescita economica e fare del bene alle persone e al pianeta."

I criteri ESG (environmental, social and governance) sono criteri di valutazione dell’impegno di un’azienda secondo tre dimensioni – ambientale, sociale e di governance –, che danno la misura di quanto essa sia sostenibile e responsabile.


I principi ESG sono parametri extra-finanziari che si aggiungono ai “classici” parametri economici, aumentando così le informazioni disponibili per formulare un giudizio sull’azienda. Per gli investitori i criteri ESG – o meglio gli score e rating ESG – servono anche a valutarne la solidità in termini, appunto, di investimento. Si parla infatti di finanza sostenibile quando, oltre agli obiettivi economici, vengono tenuti in considerazione anche quelli ambientali e sociali.


Un’impresa sostenibile e responsabile quindi è attenta al fattore ambientale se riduce le emissioni di gas serra; è efficiente nell’uso di energia e risorse naturali (acqua, materie prime, foreste…); non inquina; tutela la biodiversità etc. Il valore dato al fattore sociale si concretizza, ad esempio, nella qualità dell’ambiente di lavoro e della catena di fornitura; nello sviluppo delle risorse umane; nell’attenzione alla parità di genere, alla diversità e all’inclusione; nel farsi carico della responsabilità sociale d’impresa in senso ampio.


Il terzo fattore ESG – la governance dell’azienda – riguarda l’etica e la trasparenza; le policy e le procedure di controllo; nel caso delle società per azioni i diritti degli azionisti, la composizione, l’indipendenza e la remunerazione del consiglio di amministrazione etc."

Laura Panizutti è intervenuta nel corso di un incontro nella Pedemontana del Grappa, in occasione del lancio del Percorso Internazionale Strada Europei dei Formaggi.

" La Pedemontana del Grappa – ha osservato Renzo Lupatin-, propone delle eccellenze casearie di valore.Il Formaggio Morlacco ha crosta rigata appena percettibile da fresco, mentre con la stagionatura assume maggiore consistenza e vivacità di colore: da paglierino ad aranciato. Il profumo è marcato, latteo, acidulo con note erbacee. L'aroma e il gusto sono intensi con sentori aromatici. E' il formaggio tipico del Monte Grappa. La denominazione sembra derivare dalla popolazione dei Morlacchi, pastori di origine dalmata, che qui si stanziarono attorno al 1200. Il Formaggio Bastardo,una autentica prelibatezza di antica tradizione, è prodotto esclusivamente con il buon latte degli alpeggi del Massiccio del Grappa. Ha crosta rigata, asciutta e pulita, pasta semidura, granulosa con il protrarsi dell'invecchiamento. Il profumo è gradevole, sa di erbe, fiori e fieno.


venerdì 6 maggio 2022

Eurovinum - A Bertinoro, la Cantina Giovanna Madonia


 

Nel 2019 la rete internazionale Borghi d'Europa presentava a Milano nella sede del Parlamento Europeo, il progetto di 10 Percorsi Internazionali.

Fra questi Eurovinum,il Paesaggio della Vite e del vino, itinerario finalizzato alla scoperta dei contenuti storici e culturali che si ‘nascondono’ dietro la produzione del vino.

Nel dicembre dello stesso anno il Consorzio Vini di Romagna organizzava a Milano un Banco di Degustazione presso The Westin Palace Hotel (Vini ad arte on the road Albana e Sangiovese Un racconto di Romagna).

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa erano intervenuti per degustare e conoscere le aziende, al fine di approfondire il capitolo del Sangiovese.

Oggi quel viaggio del gusto viene ripreso, con le note di informazione tracciate dai giornalisti, note di informazione che costituiscono la base per l'inserimento delle aziende nel Percorso Internazionale Eurovinum.




Siamo nel cuore della Romagna : l'azienda di Giovanna Madonia si estende per circa 14 ettari

proprio sulle pendici della splendida collina di Montemaggio, a Bertinoro.

“ Qui – ci racconta Giovanna-,a partire dal 1992, dopo un attento studio clonale,ad un'altezza tra 200 e 350 metri s.l.m. Abbiamo piantato i nostri vigneti, tutti ad alta intensità d'impianto, circa 7000

piante per ettaro,bassa resa per ceppo,con l'ideale esposizione a sud-ovest. E qui i nostri vigneti hanno trovato una terra ed un clima invidiabile,intervallati come sono da ulivi e da macchie di bosco,i cui profumi si fondono con quelli che giungono dal mare.E la dolcenzza del paesaggio si riversa tutto nella dolcezza dell'uva,”


Il Sangiovese viene declinato in tre versioni : Tenentino (Forlì Sangiovese IGT), Fermavento (Sangiovese di Romagna DOC Superiore) e Ombroso ( Sangiovese di Romagna DOC Superiore Riserva).

Tutti questi vini verranno degustati nelle tappe che il Percorso Internazionale Eurovinum realizzerà.

Nel corso del 2022 e del 2023.

Un gruppo di giornalisti italiani e non, racconterà con linguaggio multimediale l'esperienza dell'incontro con i vini di Giovanna Madonia.



La Storia

Poco dopo la fine della guerra mio nonno Pietro acquistò una vasta proprietà a Bertinoro che comprendeva, come ogni podere di questo nostro territorio così vocato, tre ettari di vigneto coltivati a sangiovese e albana. Il terreno era ottimo e l’uva eccellente ma ogni tanto alcune piante si seccavano e lui, in quel piccolo spazio che si creava, da buon siciliano nostalgico della sua terra d’origine, felice piantava subito un ulivo. Il suo sogno era avere un grande uliveto.

Ma ho spezzato il suo sogno, irrimediabilmente. Nel 1992 ho ripiantato tutte le vigne, le ho anche estese con la testardaggine che ha aiutato a superare tante complicazioni: volevo assolutamente produrre grandi vini. E la difficoltà più grande è stata inquadrare, nei geometrici filari delle piccole viti ad alberello che andavo piantando, tutti quegli ulivi sparpagliati. Le file risultavano a volte più larghe a volte più strette, qualcuna perfino interrotta, ma li ho mantenuti tutti per decenni.

Adesso l’azienda comprende circa 14 ettari di vigneto che continuo a coltivare con rigore e passione affiancata dalle mie quattro figlie, soprattutto da Miranda, con la quale produco tante bottiglie di sangiovese e di albana e … poco poco olio.


Giovanna Madonia






domenica 1 maggio 2022

Qualità Vo Cercando (Marche) - La cantina Centanni, i successi al Vinitaly e.....


 



Come annota il giornale online VivereFermo ,“...capace di unire i territori fermani ed ascolani, la Cantina Centanni è un’autentica istituzione nelle Marche. Leader da generazioni nel settore vitivinicolo, ha sbancato al Vinitaly ottenendo uno dei premi più prestigiosi. 15 le etichette presentate, la più votata in assoluto è stata la Passerina Docg. Giacomo Centanni: “Questo risultato è la gratificazione per i tanti sacrifici fatti negli anni”.

“Alla nota azienda vinicola è stato riconosciuto il Premio internazionale Vinitaly “Wine Without Walls”, come migliore cantina al mondo per la produzione di vini biologici. Un traguardo unico e dall’importanza infinita.”

Contemporaneamente i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno degustato, nel corso della rassegna informativa Qualità Vo Cercando a Vittorio Veneto, la passerina DOCG della cantina marchigiana.


“ La degustazione – osserva Renzo Lupatin,presidente di Borghi d'Europa-, si è svolta nel quadro delle iniziative di informazione del progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura.La rete internazionale Borghi d'Europa, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura , patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), che propone un percorso informativo sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare.

I Paesi inclusi nel progetto sono: Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Svizzera, Montenegro, Albania, Bosnia Erzegovina, Grecia, Serbia e San Marino.

Le Regioni italiane : Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Marche, Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia. Con Ufficio Stampa: a Milano “


Offida Passerina DOCG è un vino biologico, di un bel colore giallo paglierino, che si abbina preferibilmente con formaggi freschi, carne bianca, pesce.


“Nella tipologia Passerina, il vino DOCG Offida deve essere composto per almeno l’85% da vitigno Passerina. Il Passerina è un vitigno autoctono delle Marche, prevalentemente della zona sud confinante con l'Abruzzo ed il Lazio (tanto che si trovano anche vini abruzzesi e vini laziali basati su questo vitigno), sebbene in passato fosse stato erroneamente accostato a vitigni come il Bombino o il Trebbiano. Una delle sue caratteristiche più note è quella di avere una resa piuttosto alta, tanto che i contadini di una volta erano soliti chiamarla cacciadebiti o pagadebiti.”



Commenti