È stato così che un nucleo di fondatori, avvalendosi delle straordinarie doti di comunicatori di giornalisti come Isi Benini e Piero Fortuna hanno dato origine ad un movimento di valorizzazione del vino prodotto in regione che è rapidamente cresciuto per importanza e notorietà sia in Italia che all’estero, soprattutto dove più viva era la presenza dei nostri emigranti.
Dalla fondazione ad oggi, alla guida del Ducato si sono succeduti: Ottavio Valerio, Vittorio Marangone, Alfeo Mizzau, Emilio Del Gobbo, Noè Bertolin (reggente) e Piero Villotta.
A quasi 40 anni di distanza si può dire che il Ducato, che ha annoverato ed annovera tra le sue file il Gotha dei produttori, dei ristoratori e di coloro che professionalmente si occupano di vino, ha svolto una funzione di stimolo molto importante con una serie di iniziative che lo hanno imposto all’ attenzione degli operatori e della pubblica opinione.
Nel 1981 il Ducato dei vini friulani ha tenuto a battesimo Asparagus, una iniziativa con cadenza biennale ideata per far conoscere un’ altra eccellenza agroalimentare del Friuli, l’asparago bianco.
Le contee
Gli stretti rapporti che fin dalle origini il Ducato ha mantenuto con gli emigranti hanno generato una lunga serie di incontri enogastronomici nel mondo, contribuendo a rinsaldare i rapporti degli emigranti con la terra d’origine e a far conoscere la sua eccellenza enologica nelle nuove regioni di residenza. Sono nate così le “contee” del vino friulano a Toronto, in Canada, ad opera del senatore Peter Bosa e di Primo di Luca, e a Roma, ad opera di Fabrizio Tomada nell’ ambito del Fogolar furlàn, dove ha riunito un notevole numero di personalità di primo piano della vita nazionale. Altre Contee stanno nascendo in Inghilterra, Brasile e Cina.Il Ducato e i giovani
Ma oltre ad espandere la sua attività al di fuori dei confini regionali, il Ducato ha anche deciso di estendere le sue finalità istituzionali dandosi l’obiettivo di educare al bere moderato e consapevole, e alla corretta alimentazione, partendo dai giovani. Il Ducato (in collaborazione con associazioni, istituzioni ed enti) ha così inteso farsi promotore, nelle università e nelle scuole superiori, di una serie di corsi e degustazioni per insegnare, con l’aiuto di esperti, come si gustano e come si abbinano i vini, e che ogni alimento è espressione della storia e della tradizione del popolo che lo ha prodotto, che la difesa della propria identità culturale e la battaglia contro la dilagante omologazione consiste anche in un consapevole e peculiare modo di mangiare e di bere, e che la cura della salute, propria e altrui, passa attraverso la consapevolezza e la moderazione dei comportamenti assai più che attraverso norme coercitive.
DUCATO DEI VINI
FRIULANI
Villa Manin di Passariano
FRIULANI
Villa Manin di Passariano
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