Il pan di sorc oggi è Presidio Slow Food e Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Regione. Al raggiungimento di questo traguardo hanno contribuito persone, gruppi, enti, istituzioni e associazioni che, coordinati dall’Ecomuseo, hanno dimostrato quanto sia importante fare rete. Il piano di lavoro, oltre all’obiettivo principale di riscoprire e valorizzare il territorio attraverso un prodotto tradizionale, ha perseguito anche una serie di obiettivi specifici: la creazione di una filiera di raccordo tra produttori, trasformatori, ristoratori e consumatori; il recupero di antiche varietà di cereali, circoscritte a piccoli areali di coltivazione; l’organizzazione di una rete di “conservatori” che si impegnano a preservare parte del germoplasma presente a livello locale; l’ottimizzazione e differenziazione delle pratiche agricole, attraverso la rotazione delle colture e la preservazione del paesaggio agrario. La preparazione del pane ricorda lo stollen delle comunità d’oltralpe, frequentate dai fornaciai bujesi tra Ottocento e Novecento.
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