Il racconto di una deliziosa cena dall’accento pugliese nel cuore del capoluogo meneghino
Milano, 2 Novembre 2025- Da circa 4 anni ha aperto i battenti nel cuore della metropoli meneghina, vicino alla centralissima zona di San Babila, Ricci Osteria, una tana del gusto pugliese autentico, con sapori e colori che evocano la mediterraneità della famosa regione del Sud del Belpaese.
La voglia di proporre un locale con cucina pugliese al 100% , stagionale e con ingredienti di qualità, si è realizzata grazie alla caparbietà e alla passione della coppia nel lavoro e nella vita formata dalla Chef Antonella Ricci e dallo Chef Mauriziano Vinod Sookar: un mix di Puglia e di Oceano Indiano, che grazie allo studio e le diverse esperienze di entrambi si è ben amalgamato.
Del resto, a Ceglie Messapica, nel Brindisino, esiste dal 1966 il Ristorante Al Fornello, il più longevo locale stellato della Puglia e fondato dalla famiglia della Chef Ricci, mentre a Milano lavora il Resident Chef Francesco Bordone.
Ricci Osteria è aperto a cena dal lunedì al venerdì, mentre anche a pranzo sabato e domenica, che è dedicata alla Domenica in Puglia, momento di ritrovo e condivisione, che si traduce in un menù fisso ad hoc dai sapori inconfondibili.
Tra i vari piatti proposti spiccano le Orecchiette di semola rimacinata fatte a mano dalla Chef Ricci, ma anche la tartare di scottona condita con salsa Pimà, creazione di Chef Vinod a base di peperoncino, lemon snack e peperone rosso.
Borghi d’Europa, che da sempre comunica le eccellenze pugliesi nei propri progetti d’informazione (grazie al Patrocinio Iai, Iniziativa Adriatico Jonica), ha avuto il piacere di conoscere la cucina di Ricci Osteria a cena, rimanendo piacevolmente sorpresa dal gusto saporito e genuino dei vari piatti, abbinati a vini pugliesi naturalmente.
Dopo il Benvenuto della Casa composto da Polpette fritte di pane, menta e formaggio su frullato di pomodoro fresco, per Antipasto è stato provato il Sapore di Puglia, formato da un tagliere di Capocollo e Salame F.lli Gentile, selezione di di formaggi della Masseria Seppunisi, marmellata di frutti rossi, Frise all’Olio Evo,ricotta forte e Sottoli dello Chef, abbinato a una Verdeca Valle d’Itria Igp Metodo Charmat de I Pastini.
Poi, come primo piatto impossibile non assaggiare le Orecchiette, un piatto storico ed evocativo, col sugo di tre pomodorini con cacioricotta, sapientemente abbinato al Rosato del Salento Igp (uve Negroamaro in purezza) 12 e mezzo di Varvaglione.
Il secondo? Il Cappello del prete di manzo CBT in riduzione di Primitivo di Manduria, purea di sedano rapa e chips di tuberi, piatto iconico e godurioso, che non viene mai tolto dai menù stagionalì, favoloso e perfetto con l’intensità del Primitivo di Manduria Igp Moi, sempre di Varvaglione.
A concludere questa cena tipica, gli Sporcamuss (dolcetti pugliesi di pasta sfoglia) con crema diplomatica alla vaniglia e frutti rossi e poi l’originale TiramiSùd.
Tutte le eccellenti portate provate rispecchiano in pieno la filosofia della Chef Antonella Ricci e dello Chef Vinod, basata su gusto, tradizione e un po’ di innovazione e tanto calore e convivialità.
Così va bene!



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