mercoledì 28 maggio 2025

AMAMI ANCORA: BUON CIBO E OSPITALITA’ AUTENTICA

 Milano, 29 Maggio 2025- Milano è una città cosmopolita, frenetica e vetrina imprescindibile per molti settori, tra cui l’agroalimentare e la ristorazione, che rende la metropoli meta ideale di turisti, appassionati, buyers ed operatori: per questo la Redazione di Borghi d’Europa spesso comunica luoghi del gusto e prodotti d’eccellenza all’interno del percorso internazionale “Milano Vetrina del Gusto”.

Vicino alla nota e centrale zona di Porta Romana è nato nel gennaio 2024 Amami Ancora, secondo locale di Mauro Rossetto e la moglie Cristiana, visto il successo riscontrato con Amami Pizzeria e ristorante in zona Isola.

Da Amami Borghi d’Europa ha provato e apprezzato le pizze gustose e senza lievito (con possibilità di scegliere il tipo di farina), mentre stavolta da Amami Ancora il focus sono stati i “Piattelli” e le sfiziosità alternative alla Pizza Milanese.

In un ambiente moderno, curato e davvero accogliente sono stati provati tra la selezione di piatti di cucina semplici ma gustosi  (preparati con ingredienti ricercati e stagionali) i Mondeghili (con coulis di pomodoro pachino confit) e i Bastoncini di Riso allo zafferano al salto con crema di parmigiano, un’ottima rivisitazione della tradizione culinaria meneghina.

Poi, il tris di Crostini croccanti: quello al SALMONE con  Stracchino Croce, salmone Coho selvaggio, pachino confit, glassa al balsamico, lo ZOLA con Crema di gorgonzola Croce, noci e miele di ape nera sicula e il  RICOTTA con Ricotta Seiras, confettura agrodolce di fichi e speck croccante, molto succulenti.

Infine, la Semplicemente deliziosa, ovvero il Cuore di Parmigiana Amami, Cuore di melanzana con salsa di pomodoro, mozzarella e granella di pistacchio.

Come bevande in abbinamento sono state provate le altre due Birre Artigianali del Birrificio La Luppolaia di Michelangelo Caprese, la Belgian Blonde Ale, rotonda e strutturata e la Blanche, molto più floreale ed armonica.

Così va bene!

lunedì 26 maggio 2025

BESTWINESTARS 2025: VINI E DISTILLATI INTERNAZIONALI PROTAGONISTI

 




La sesta edizione della kermesse si è svolta al Palazzo del Ghiaccio di Milano

Milano, 26 Maggio 2025- Dal 17 al 19 Maggio c.m. si è svolta presso la funzionale e ampia cornice del Palazzo del Ghiaccio di Via Piranesi a Milano la kermesse Bestwinestars, giunta alla sesta edizione e volta a celebrare vini nazionali e non e anche il mondo dei distillati.

Tra le più importanti novità della rassegna, voluta e promossa dal gruppo Prodes italia, ci sono la recente nomina a Fiera di settore con il patrocinio del Comune di Milano e la nuova Piattaforma Ufficiale visit.bestwinestars.com, che ha permesso alle aziende partecipanti di connettersi con gli operatori del settore accreditati prima e durante la Fiera con un sistema di messaggistica molto comodo.

Il programma di Bestwinestars è stato ben diversificato con 8 masterclass e seminari, oltre alla premiazione dei Best Wine Awards condotta da Adua Villa, davanti a giornalisti ed operatori del settore.

Alto anche il numero di buyers esteri tra le presenze nei 3 giorni di rassegna: circa il 55 % tra distributori/agenti, importatori e poi gli enotecari e i ristoratori, senza contare gli appassionati enonauti, pronti ad ascoltare i racconti di tanti produttori di vino e spirtis e a degustare i loro prodotti di punta.

Borghi d’Europa, che da qualche anno partecipa con piacere a Bestwinestars cercando di comunicarne i valori all’interno del proprio percorso d’informazione Eurovinum, paesaggi della Vite e del Vino, prima di dedicarsi al grande banco di degustazione ha presenziato alla Masterclass “Allacciate le Cinture- Un viaggio nell’Italia del Vino alla scoperta di tre zone altamente vocate, con protagoniste le etichette di Luca Leggero di Villareggia (To), di Reguta di Pocenia in Friuli (Ud) e di Tenuta Ferrata dal versante nord est dell’Etna.

Invece, al Walk around Tasting molto apprezzati i vini di:

-Tenute Vignola di Olbia-Tempio in Sardegna, da segnalare il Li Brinchi Bianco Frizzante Sur Lie (da uve Vermentino) e il Jagamu Vermentino di Gallura Docg,

-Azienda Agricola Nenci di Chiusi nel Senese, realtà toscana a conduzione familiare dal 1972, che produce anche Olio, Confetture e Miele,

-Azienda Agricola Villa Sorbo di Galluccio nella zona vulcanica di Roccamonfina (Ce),

-Tenute La Greca, proveniente dal versante est dell’Etna, vini di grande mineralità ed equilibrio,

-dall’Abruzzo settentrionale, da Masciano Sant’Angelo l’Aziedna Agricola Casal dell’Arco, esistente dal 1932,

-Il Metodo Classico Nature Pinot Nero e il Passo Indietro Rosso (Blend bordolese Cabernet Franc e Merlot) di La Faretra di Gavorrano in Toscana (Gr),

-le espressioni di Erbaluce di Tenuta Roletto nel Canavese (To),

-l’Azienda Agricola Tre Pozzi, terre di Salento di Lecce,

-sempre dal Salento, ma a Brindisi, il Rosato Igp Salento Margotta 2024, 100% uve Negroamaro, coltivate ad alberello pugliese,

-l’Offida Docg Pecorino Sabbione e l’Offida Docg Passerina (assieme a una bollicina Metodo Classico 100% uva rara Garofanata 60 mesi s.l.) di Tenute Polini di Ascoli Piceno,

-le tipiche ed eleganti bollicine Metodo Classico Oltrepò pavese Docg 100% Pinot Nero di Sartieri 1931 di Casteggio,

-i Blanc de Blanc dell’Azienda Agricola Raineri Franciacorta di Erbusco (Bs),

-le espressioni di Nebbiolo Chiavennasca di Folini Cantina e Agriturismo di Chiuro in Valtellina

Infine, tra gli espositori dell’universo spirits e distillati, degno di menzione “Lacrima di Zeus” , un Gin di grande qualità di Botanical Hunters- Zeus Factory di Varese, una vera esplosione sensoriale bel equilibrata tra naso e palato.

Evviva!

sabato 17 maggio 2025

Eurovinum - Casera Frontin, I vigneti della Valbelluna


 




Ho incontrato Maurizio Donadi, viticoltore di San Polo di Piave (TV), diversi anni fa nel mio viaggio alla scoperta di una viticoltura naturale. Un progetto fotografico, tutt’ora in corso, che attraverso le immagini vuole documentare il lavoro di vignaioli che adottano una filosofia produttiva con l’impegno di rispettare e custodire la natura ed i luoghi in cui operano, senza dimenticare il valore del suolo e della sua complessità. In una delle immagini scattate nelle vigne di Maurizio, si vede una zolla di terra che appartiene ad un suolo sano, soffice, ben areato e ricco di materia organica, non compromesso dall’uso di concimi chimici e di pesticidi, dove le radici delle piante penetrano in profondità “alla ricerca delle migliori sostanze naturali, dei minerali di cui sono avide”.

Casera Frontin è il nuovo progetto vinicolo intrapreso da Maurizio Donadi nell’anno 2016 nel particolare contesto paesaggistico di Frontin, una frazione del comune di Borgo Valbelluna, tra le Prealpi Bellunesi ed il corso del fiume Piave. Un progetto, come mi spiega, importante sotto il profilo personale e professionale, che condivide con la moglie Fabiola.

La bellezza e l’armonia di questo luogo ricco di biodiversità, lontano dal traffico, dai ritmi frenetici, dove il tempo sembra essersi preso una pausa, hanno saputo affascinare Maurizio e Fabiola che da tempo erano alla ricerca di un’oasi di pace. In questo angolo della spettacolare Valbelluna, ad una altezza di 450 metri s.l.m. sono state messe a dimora, accanto ad alberi da frutto di varietà antiche, viti di pinot grigio, ed alcune varietà a bacca bianca di vitigni resistenti detti PIWI (dal tedesco, Pilzwiderstandsfahig) di bronner, johanniter, solaris, aromera. Vitigni tolleranti alle principali malattie fungine come oidio e peronospora che permettono una notevole diminuzione dei trattamenti fitosanitari, una realtà che si sta consolidando nel panorama viticolo enologico italiano, sempre più attento alle problematiche ambientali ed al cambiamento climatico in atto e che rappresenta un importante argomento sul quale si sta dibattendo.

Maurizio, laureato in Enologia all’Università di Padova, preferisce definirsi contadino e non imprenditore agricolo. Racconta che vivere in campagna significa saper creare un rapporto sinergico con l’ambiente, imparare a sentire ciò che la terra e le piante della vite comunicano, ritrovando nella qualità gustativa del frutto il messaggio di vitalità della terra.

Il contadino non è solo un agente economico, ossessione del pensiero unico. È il custode del nostro territorio, la base materiale di ogni attività umana e della vita stessa”.

Piero Bevilacqua (Il cibo e la terra, Donzelli Editore)

Il passaggio dall’agricoltura convenzionale all’agricoltura biologica e biodinamica è stato il frutto di una scelta etica e consapevole. Lo studio e l’approfondimento, l’osservazione della natura, la riflessione sui metodi in grado di migliorare la qualità dei terreni e di conseguenza la salute ed il benessere di piante, lo hanno convinto a praticare una viticoltura sostenibile in tutte le fasi produttive. In campagna segue le regole dell’agricoltura biologica, l’uso del letame maturo, l’impiego di rimedi omeopatici e di preparati biodinamici come ad esempio il corno-letame (500) e il corno-silice (501). Con i preparati biodinamici da cumulo e da spruzzo (preparato di achillea, di camomilla, di ortica ecc.) si utilizzano delle sinergie messe a disposizione dalla natura, che migliorano la qualità del suolo, lo aiutano a sviluppare la vita microbica e rinforzano la pianta, riportando l’equilibrio nel vigneto. In questo modo, la vite, che “grazie alle sue radici si sposa con il suolo”, sarà in grado si produrre un frutto sano, con buone qualità nutrizionali, gusto ed aroma.





Con le uve raccolte a mano nelle vigne di Frontin è nato Lo Spumante Brut Nature Casera Frontin, un blend di uve di pinot grigio e di vitigni resistenti, coltivati su un suolo con presenza di roccia ed argilla. Uno spumante con doppia fermentazione, affinato in anfora di terracotta. Un vino che Maurizio descrive: fresco, con profumi di frutta tropicale, fini sfumature aromatiche e note minerali. Un vino spumante equilibrato e vitale, vinificato senza interferenze e non costruito artificialmente, che riflette l’influenza di clima, suolo e vigneto, frutto di un percorso personale e di ricerca.

In agricoltura biodinamica si utilizza anche il metodo analitico chiamato cristallizzazione sensibile, o morfocristalizzazione, una tecnica nata dai suggerimenti di Rudolf Steiner, che permette di osservare l’organizzazione energetica di un prodotto, rappresentandolo in termini qualitativi. La cristallizzazione del liquido, a cui è stato aggiunto cloruro di rame in soluzione, determina “un’immagine” composta dai cristalli di rame che indicano le linee energetiche del prodotto esaminato.

I campioni di vino permettono di apprezzare la stabilità, l’attitudine all’invecchiamento, la presenza o la sensibilità alle malattie, l’evoluzione aromatica, e infine di ottimizzare gli assemblaggi.

Anche sui campioni di spumante bianco e rosato di Casera Frontin Maurizio è ricorso a questo tipo di indagine. Nella parte conclusiva della dettagliata relazione sulle analisi compiute dal laboratorio francese Oenoscristal, si evidenzia, ad esempio, che lo Spumante Bianco è vinificato con un’uva di ottima qualità, ben realizzato, un vino da invecchiamento con un grande profilo!





Un Arrivederci a Casera Frontin per un brindisi con Maurizio e Fabiola, un luogo magico che sa incantare il visitatore per l’armonia del paesaggio rurale, in cui è bello vivere e star bene. Un contesto paesaggistico ancora integro che va curato e mantenuto.

Maurizio e Fabiola sono i sostenitori di un’agricoltura vicina alla natura che non ricorre alla chimica di sintesi. Un “saper fare” artigianale per farci trovare nel bicchiere vini che sanno coinvolgere ed emozionare per gusto, espressività e personalità.



Antonella Pianca

mercoledì 14 maggio 2025

TUTTOFOOD 2025: A RHO UNA FIERA DI RIFERIMENTO PER IL COMPARTO AGROALIMENTARE

 




E’ da poco terminato Tuttofood, rassegna internazionale B2B di riferimento per l’intero comparto agroalimentare, la prima organizzata da Fiere di Parma, che ha registrato qualcosa come 95000 presenze professionali in 4 giorni, di cui circa il 25% provenienti dall’estero.

La kermesse si è svolta in 10 padiglioni dell’ampia e organizzata zona di Rho Milano Fiera, con un programma ricco di eventi, talk e attività volte a promuovere la qualità e l’eccellenza dei prodotti food and beverage made in Italy, dando grande spazio ai buyers internazionali e alla possibilità di creare nuove sinergie, aspetto molto importante da far comprendere a tutte le categorie della fliera agroalimentare.

Tuttofood è stato sapientemente suddiviso non solo per categorie merceologiche ma  anche in aree speciali: Italy Specialty Selection, vetrina dell’artigianalità, Tuttofood Academy (i cuochi dell’Apci), Start Up Area dedicata ai nuovi concept per il food and beverage, Bellavita Expo (alla scoperta del Bon Vivre italiano) e Tuttofood Street Experience (le proposte di Street Food).

Borghi d’Europa ha visitato Tuttofood a Rho Fiera Milano in due momenti diversi, uno dedicato alle eccellenze del food e l’altro all’olio di qualità e al beverage.

Nella parte food segnaliamo con piacere: l’Antico Forno Iuliano di Lago (Cs), poi i 4 formaggi senza Lattosio (Fior di Latte, Burratina, Stracciatella e Ricotta) del Caseificio Sassano in Molise, la Finocchiona Igp di Toscana, attraverso l’omonimo Consorziodi Tutela, i Salumi Calabresi del Salumificio Santa Barbara di Crotone, i formaggi del Caseificio Longo di Rivarolo Canavese (To), le fresche bontà casearie di Perla in Puglia e i succulenti salumi del Consorzio di Tutela Salami Dop Piacentini.

E ancora la Pasta di Gragnano igp, a cura dell’omonimo Consorzio e di nuovo dalla Calabria, precisamente da Vibo Valentia, i salumi prelibati dei Salumifici Idà e Callà.

Altro momento interessante è stato quello con l’azienda olivicola umbra Costa d’Oro, che ha presentato nuovi prodotti e pack sostenibili in linea con il piano di sostenibilità “Planet O-live” : nasce così la Linea premium di Oli di semi senza pesticidi residui, assieme alla nuova visual identity degli Oli Evo per continuare a diffondere la cultura dell’olio in maniera efficace in un contesto di naturalità.

Poi per la parte beverage, davvero interessanti le Birre Artigianali del Birrificio Agricolo Birra Salento di Leverano (Le) e quelle di Antikorpo Brewing, Birrificio nato da una costola del Birrificio Cittavecchia a Trieste.

Vino: apprezzati i Lambrusco della tradizione mantovana di Lebovitz di Governolo di Roncoferraro, poi le etichette minerali di Borgo delle Rose (Agricola Cimolai) di San Quirino vicino a Pordenone, i vini calabresi della giovane Doc Bivongi (nata nel 1996) per le zone di Catanzaro e Reggio Calabria, tra cui quelli di Cantine F,lli Lavorata di Roccella Jonica (Rc), mentre da Altomonte (Cs), degni di menzione i vini di Farneto del Principe, dal Sannio le etichette de la Vinicola del Titerno da Massa di Faicchio (Bn), ed infine dall’Abruzzo i vini biologici della Cantina Orsogna nel Chietino e dalle Marche i vini naturali dell’Azienda Agricola Marina Palusci di Pianella (Pe).

Così va bene!