domenica 20 ottobre 2024

Percorso Internazionale Aquositas – Palazzolo dello Stella nella rete di Borghi d'Europa - La 'tappa' di Veronelliana alla Trattoria al Cacciatore, con i vini di Ca' Modeano



Proseguono le iniziative di informazione nell'ambito del progetto ' Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo'.

Per il Percorso Internazionale Aquositas, Le Vie d'Acqua è previsto un incontro presso la

Trattoria al Cacciatore a Palazzolo dello Stella, il 16 novembre.




Palazzolo dello Stella e l'incontro delle Città d'Acqua

Palazzolo dello Stella è attraversato da nord a sud dal fiume Stella, il principale tra i fiumi navigabili di risorgiva.

Partendo dalla sua foce, a bordo di piccole imbarcazioni, è possibile fare un'escursione lungo il fiume giungendo sino al piccolo e pittoresco porticciolo di Rivarotta.

In quest'area, a seguito di numerosi scavi archeologici, c'è stato un ritrovamento di eccezionale importanza costituito dai resti di una sepoltura riferibile agli abitanti neolitici del villaggio.

Numerosi ritrovamenti fanno datare dunque la nascita di Palazzolo a un'epoca romana (vi ci passava la Via Annia nel tratto tra Concordia e Aquileia).

Lo Stella (Stele in friulano) è un fiume di risorgiva che scorre in Friuli, in Italia.

Già noto in epoca romana con il nome di Anaxum, il fiume Stella costituiva un'importante arteria di comunicazione per il commercio di vasellame e laterizi, consentendo il rapido trasporto endolagunare verso il porto di Aquileia e l'intero Adriatico.

Il dossier storico su Palazzolo della Stella è stato 'confezionato' dall'Assessore alla Cultura del Comune, Antonella Zanello.


Percorso

Lo Stella nasce a 33 m.s.l.m., nei pressi della località di Flambro e sfocia nella Laguna di Marano dopo 45 km di corso. I due principali affluenti del fiume sono il Taglio e il Torsa. Il suo bacino idrografico è di 356 km². Le località attraversate sono: Flambro, Sterpo, Flambruzzo, Ariis, Chiarmacis, Rivarotta (Rivignano Teor), Pocenia, Palazzolo dello Stella, Precenicco, Piancada. Ha una portata di circa 30 m³/s.; la temperatura media dell'acqua è di 11 °C, con escursione di 7-13 °C.

A Palazzolo dello Stella si terrà l'incontro del Percorso Internazionale Aquositas.


Il Percorso del Gusto prevede una tappa della rassegna VERONELLIANA,

VERONELLIANA è il percorso che Borghi d'Europa dedica a Luigi Veronelli, con 10 tappe inserite nel progetto di collaborazione informativa con il Parlamento Europeo.

In ogni tappa vi sarà :

il racconto de borgo e del ristorante ;

il racconto del menù ;

le interviste alle aziende della filiera agroalimentare ;

la rassegna stampa multimediale (almeno 10 pubblicazioni a tappa).


Il tema gastronomico della 'sosta' alla Trattoria al Cacciatore riguarderà la carne di coniglio : Veronelli aveva infatti dedicato ad essa un inedito ricettario della rivista L'Etichetta nel 1991.



I vini scelti per l'appuntamento sono quelli di Ca Modeano.





Fra i bianchi, è impossibile non citare la Ribolla Gialla.

"Vitigno autoctono del Friuli. Assume caratteristiche diverse nei vari territori. Colore giallo paglierino lucente con leggeri riflessi verdognoli. Presenta un intreccio di profumi tipici con sensazioni di frutta e agrumi.In bocca è scorrevole, sapido. Finale piacevole.


E la 'personalissima' Malvasia Istriana : "Dal colore giallo intenso e luminoso. Al naso presenta un ventaglio variegato di note floreali ed esotiche. Il sorso è morbido, avvolgente e dal finale lungo."


Fra i rossi non poteva mancare il Refosco dal Peduncolo Rosso : "Colore rosso rubino intenso tendente al violaceo. Vinoso e fruttato presenta un bouquet pieno e fragrante con profumi di lampone, mora e mirtillo. In bocca ha gusto gradevole, armonico, sapido con leggero sapore erbaceo con tannini vivaci."



giovedì 17 ottobre 2024

MILANO WINE WEEK 2024: WINE LIST ITALIA, MAESTRI DELLA SELEZIONE

 

 




Settima edizione della kermesse non fieristica nel capoluogo meneghino

Milano, 17 Ottobre 2024- Si è svolta dal 5 al 13 Ottobre c.m. la settima edizione della Milano Wine Week, kermesse non fieristica che avvicina al mondo del vino consumatori consapevoli, appassionati enonauti ed operatori del settore, sia nazionale che internazionale.

L’Headquarter della rassegna è stato lo storico Palazzo Bovara (assieme a Palazzo Castiglioni per il Gran Tasting Wine List Italia), cui si sono affiancati i Caselli dei Dazi in Arco Della Pace, che hanno ospitato l’Enoteca Milano Wine Week per il polo consumer.

Il fulcro della manifestazione settimanale meneghina è rappresentato indubbiamente dal Progetto (seconda edizione) della Wine List Italia, la selezione dei 100 migliori Sommelier della Ristorazione del Belpaese (nel 2023 erano 55 i sommelier partecipanti, segno di grande crescita).

Borghi d’Europa ha partecipato alla conferenza di presentazione della Wine List, con al timone l’editore di Wine List e nume tutelare della Milano Wine Week Federico Gordini e il curatore, il preparato Sommelier ed Enologo Paolo Porfidio, che hanno fatto capire quanto la cultura del vino possa essere comunicata grazie alla figura del Sommelier di Ristorazione, che può raccontare terroir unici e proporre etichette rappresentative e identitarie: in pratica un vero atto culturale, volto a diffondere le eccellenze enologiche italiane e non.

Dopo la presentazione, si è svolto a Palazzo Bovara e Palazzo Castiglioni il Gran Tasting Wine List: 1000 tra le etichette migliori selezionate accuratamente da ognuno dei 100 Sommelier, con delle chicche straordinarie.

Borghi d’Europa ha assaggiato con piacere:

- di Silvia Angelozzi del Bellariva Enoteca  Bistrot di Alba Adriatica in Abruzzo lo Champagne Aoc s.a. Grand Rosè Brut di Chateau De Bligny,

-di Andrea Armas del Ristorante al 588 di Bagno a Ripoli in Toscana lo Champagne Grand Cru Bouzy Millesimè 2012 Brut dibernaut,

-di Luca Belleggia del Ristorante Il Pagliaccio a Roma il Fallwind Pinot Bianco Schulthaus Alto Adige Doc 2023 di San Michele Appiano,

-di Simone Biestro di Joia Alta Cucina Naturale a Milano l’Alta langa Dcog Zero140 Pas Dosè 2011 di Enrico Serafino,

-di Nicholas Bratti del Ristorante Dalla Gioconda di Gabicce Monte nelle Marche il Vertis Verdicchio di Matelica Doc 2020 di Borgo Paglianetto,

-di Stefano Carenzi del Dry Aged a Milano il Bertone Pinot Nero Oltrepò Pavese Doc 2018 di Conte Vistarino,

-di Cristian Carias di Izu Milano il Vigneti delle Dolomiti Igt 2022 Alto Adige di Girlan,

-di Marika Giacoppo del Rooftop Restaurant A’ Riccione Terrazza a Milano il Trento Doc 2011 Tracce Riserva Extrabrut di Moser,

-di Salvatore Maresca del Josè Restaurant a Torre del Greco in Campania il Kuris Riserva Greco di Tufo Docg 2021 di tenuta Scuotto

-di Salvatore Matarrazzo del Ristorante Re Santi e Leoni di Nola in Campania il Lacryma Christi Vesuvio Doc 2014 Vigna del Vulcano di Villa Dora,

-di Bianca Modonesi dell’Osteria degli Assonica a Sorisole (Bergamo) il Blanc de Noir Millesimato 2019 Franciacrota Docg di Monte Alto,

-di Cristina Pinciroli di Palazzo Utini a Noceto in Emilia Romagna il Metodo Classico Lambrusco di Sorbara Bianco Doc 2016 Christian Bellei Brut di Cantina della Volta,

- di Paolo Porfidio di Terrazza Gallia dell’Excelsior Galla Hotel a Milano la Ribolla Gialla Medana Jama Cru Opoka Goriska Brda 2021 di Marjan Simcic,

-di Federica Radice del Ristorante Due Colombe a Borgonato in Franciacorta il Franciacorta Docg Rosè Brut s.a. di Faccoli,

-di Veronica Ravizzola del Dama Ristorante all’interno del Castello San Gaudenzio a Cervesina, in Oltrepò Pavese l’Sg 67 Singolo Vigneto Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc 2020 di Cordero San Giorgio,

-di Beatrice Ruzzon di Macelleria Damini & Affini di Arzignano, nel Vicentino la Barbera d’Alba Conca Tre Pile Doc 2021 di Aldo Conterno.

-di Rosario Sorbello del Donna Carmela Resort a Carruba di Riposto in Sicilia il Nero d’Avola Saia Igt 2016 di Feudo Maccari,

-di Marco Spini del Ba Restaurant di Milano il Noir Pinot Nero Oltrepò Pavese Doc Annata Storica 2004 di Tenuta Mazzolino,

Grandissimi vini quelli degustati, che testimoniano quanto sia importante in senso comunicativo la figura del Sommelier di Ristorazione, un vero maestro di selezione.

In alto i calici!


domenica 13 ottobre 2024

L’AGENZIA TREVIGIANA HOLBEIN & PARTNERS NELL’OLIMPO DELLA COMUNICAZIONE


Lo studio di branding, comunicazione visiva e social media marketing, premiato a Napoli agli OpenartAward 2024, per due progetti creativi realizzati per una cantina di Valdobbiadene e per una software-house di Vittorio Veneto.

 

Ogni anno inviano le loro candidature al prestigioso premio internazionale OpenartAward di Napoli… e attendono fiduciosi il verdetto della giuria del premio.



Andrea Carnieletto e Leopoldo Zaffalon, soci dellagenzia pubblicitaria Holbein & Partners con sede a Carbonera (Treviso), questanno non erano certi di riuscire ad ottenere un riconoscimento dopo le due nomination, perché i partecipanti erano moltissimi: ben 178 le agenzie partecipanti, 32 quelle estere fra cui alcune delle più blasonate, oltre 1.600 gli artworks in concorso. Ma OpenArt Award è anche il premio di settore più istituzionalmente riconosciuto in Italia, grazie ai patrocini di numerose istituzioni pubbliche, cui da questanno si è aggiunto anche il Parlamento Europeo.

 

Una competizione insomma molto selettiva, ma il risultato, anche questanno non si è fatto attendere… Anzi, il riconoscimento che hanno ottenuto è doppio, per due differenti progetti, molto diversi fra loro, che parlano totalmente trevigiano. Holbein & Partners ha vinto infatti lambito Special Award PREMIUM” nella categoria PREMI SPECIALI” con il progetto della linea di etichette Le Repubbliche Marinare ideate per la cantina Dea Rivalta di Valdobbiadene (TV); inoltre, ha vinto il Premio ÈLITE” degli OpenArtAward nella categoria INTEGRATED ADV COMMUNICATION”, con Cicero”, progetto di comunicazione integrata realizzato per la software-house Versari Studio srl di Vittorio Veneto (TV). 

 

Un doppio riconoscimentoconquistato agli Oscar della pubblicità italiana, - hanno dichiarato Andrea Carnieletto e Leopoldo Zaffalon – che ci rende doppiamente orgogliosi, poiché li abbiamo conseguiti con due progetti che parlano veneto, creati per due eccellenze di nicchia della Marca Trevigiana, che siamo fieri di aver contribuito a far conoscere. È la settima volta che veniamo premiati agli OpenartAward di Napoli, ma è sempre unemozione come la primissima volta, poiché ci consente di confrontarci con tanti colleghi di alto profilo e con lavori realizzati anche per grandi aziende multinazionali, facendoci apprezzare per la nostra originalità, creatività e competenza”.

 

La cerimonia di premiazione si è tenuta Sabato sera 28 Settembre al Teatro Acacia di Napoli. Il premio OpenartAward 2024 conta su patrocini di grande prestigio concessi negli anni come la Medaglia del Presidente della Repubblica, la Commissione Europea, il Parlamento Europeo, il Ministero dell’Università e della Ricerca.

 


PROGETTI DI HOLBEIN & PARTNERS PREMIATI

 “Le Repubbliche Marinare”, originale linea di Wine Label coordinate progettate per Dea Società Agricola S.S. di Valdobbiadene (Treviso), per valorizzare il Prosecco Superiore di Conegliano-Valdobbiadene DOCG ed il suo territorio unico patrimonio Unesco, diffondendo grazie alla particolarità del soggetto, anche la Cultura italiana nel mondo.

La linea di etichette “Le Repubbliche Marinare”, per la capacità di evocare storia, tradizioni e cultura di quattro tra le più belle città d’arte italiane con il loro territorio ed i personaggi ad essi legati, è già stata infatti inserita anche nel progetto culturale “Borghi d’Europa”, in collaborazione informativa con il Parlamento Europeo.

www.dearivalta.it

 

Cicero”, progetto di comunicazione integrata creato per Versari Studio srl, software-house di Vittorio Veneto (Treviso) specializzata in informatica giuridica.

www.versari.it


 

UFFICIO STAMPA Holbein & Partners srl

Via Primo Maggio, 102 – 31030 Carbonera (TV)

www.holbein.it

mercoledì 2 ottobre 2024

SAPORI GOURMET: LA CUCINA, NON IL SOLITO RISTORANTE A RHO

 




Milano, 2 ottobre 2024- La Redazione di Borghi d’Europa ha avuto il piacere di scoprire i patti gourmet de La Cucina, non il solito Ristorante, situato a Rho e nato nel 2020 durante la pandemia, per volere dello Chef Patron Gaetano Marinaccio e di Nadia Petronio.

Entrambi hanno una formazione alberghiera e nella ristorazione, che li ha portati a cercare un locale con alle base un’idea precisa da trasmettere nel piatto in un ambiente intimo e ben curato.

Gaetano Marinaccio, di origini campane, ha raccontato che la Cucina è nato con l’obiettivo di proporre all’attenta clientela una cucina italiana (con tracce mediterranee), rivisitata con innovazione e creatività, dove non esiste più la tradizionale differenza tra antipasto, primo e secondo, utilizzando materie prime d’alta qualità.

Altrettanto importante è la filosofia no waste: non si butta via mai niente, nemmeno le scorze o tutto quello comunemente definito nelle cucine di scarto e si cerca di riutilizzarlo, come nel caso dei panificati, uno degli assi nella manica del Ristorante a Rho.

Ogni settimana viene realizzato dell’ottimo pane fatto in casa, partendo dalla tipologia e forma del pane e dall’impasto: nel pranzo degustativo per Borghi d’Europa e la stampa, la fonte d’ispirazione è stata il filone.

Ora da poco al timone della cucina di questo ristorante gourmet c’è il giovane Chef Mirko Di Geronimo, lombardo con origini abruzzesi, che ha maturato importanti esperienze a Londra e Parigi , che può così mostrare la sua creatività ai fornelli, con la supervisione del nume tutelare Gaetano Marinaccio.

La Cucina a Rho è aperto solo e sempre alla sera a cena, dal lunedì al sabato e normalmente, per permettere alla clientela di godersi una full immersion del gusto, vengono consigliati i menù degustazione da 5 portate più 1, da 6 più 1 e da 7 piu una, dove vengono sempre aggiunti il benvenuto dello Chef, gli interessanti panificati della settimana con l’Olio Evo e i prodotti di piccola pasticceria artigianale.

A tavola dopo uno snack di benvenuto sfizioso e ricercato ( come la tartelletta francese con la spuma di caprino e il Macaron con Auricchio e tartufo) e accompagnato da un Franciacorta Berlucchi ’61 Blanc de Blanc (Gaetano Marinaccio è Brand Ambassador di Berlucchi), si sono susseguiti portate colorate ed eleganti come la Muggine Frollata, la Parmigiana Confusa e la Triglia in Bottone, abbinate a un Lugana Superiore 2022 di Ottella e al Blend 2016 di Falanghina e Biancolella di Villadora.

Poi, il piatto Pasta, Pane e Pomodoro, ben equilibrato (Pasta di Semola fatta a mano con polpa di pomodoro, condita con salsa di pomodoro cotto 3 ore, Olio Evo, sale e polvere di pomodoro e basilico) e quello Che Barba, una proposta vegetale innovativa, con alla base una Millefoglie di Barbabietola al vapore con nocciole, bietoline e spuma di parmigiano e acqua di menta.

Prima del caffè coi piccoli prodotti di pasticceria artigianale, è stato sorseggiato un calice da meditazione del Blend Vesuvio 2015 da uve Aglianico e Piedirosso di Villadora.

Il concetto di rivisitazione in chiave creativa ed elegante senza sprechi di grandi must della tradizione culinaria del Belpaese è assolutamente stato trasmesso da parte dell’intero Staff del Cucina di Rho: così va bene!